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IL TITOLO

Il progetto di quest’opera fu tra i più faticosi per l’artista, che lavorò mesi su schizzi e disegni prima di giungere all’esecuzione definitiva.

Il punto di partenza era un interesse per le figure di nudi, associato ad una malinconica preferenza per gli ambienti squallidi. Il tema: un gruppo di donne in un bordello di Avignon, una delle strade di Barcellona ove si praticava la prostituzione.

Il progetto iniziale prevedeva, oltre alle cinque figure di donne, anche due uomini: uno studente, scostando la tenda, entra nella stanza, portando con sé un cranio o un libro, dove le donne lo attendono assieme a un'altra figura maschile, forse un marinaio.

Il risultato ottenuto sarà quello di un lavoro in cui forme taglienti e spigolose s'incastrano, delineando dei personaggi contorti e dove gli oggetti sembrano ribaltarsi verso lo spettatore. Quindi in sostanza la sintesi tra un'autocensura sul piano etico, riscattata da una forte carica contestativa sul piano estetico-formale.

La donna a sinistra sostituisce il giovane e, sollevando una tenda rosa, mostra un profilo somigliante a quello dei dipinti egizi, mentre le due figure al centro hanno maggiori affinità con gli affreschi medievali o con gli ex-voto. Non c’è sfondo in questa tela, né illusione spaziale; le linee chiare e scure segnano i contorni delle forme attraverso uno stile sintetico.

Al momento dell'ideazione e realizzazione Picasso non aveva dato un titolo all'opera, anche se col soggetto delle prostitute nude di un bordello, egli voleva dare, consapevolmente, un messaggio forte, di rottura.

Secondo William Rubin, dopo aver dipinto Les Demoiselles, non seppe proprio che farne.

Il primo titolo, Le bordel philosophique, ironico, paradossale, gli fu proposto da Apolinnaire, Jacob e Salmon, della cerchia di letterati e poeti di Montmartre, rimasti impressionati dalle novità formali della tela.

"Bordello filosofico" in fondo sarebbe stato un titolo più giusto, più indovinato, proprio perché Picasso voleva mettere in evidenza, partendo dall'intensità degli sguardi, la capacità metafisica delle prostitute, in contrapposizione all'incapacità metafisica degli intellettuali, degli artisti postimpressionisti, proni ai voleri della borghesia trionfante.

L'altro titolo, quello che rimase definitivo, fu dato alla tela negli anni della I guerra mondiale.

Homolaicus - Ultima modifica: 05 agosto 2013 - Sez. Arte