SI PUO' LAVORARE SOLTANTO CONTRO QUALCOSA, ADDIRITTURA CONTRO SE STESSI. UN PITTORE NON DEVE MAI FARE QUELLO CHE LA GENTE SI ASPETTA DA LUI. LO STILE PER IL PITTORE E' IL PIU' ACERRIMO NEMICO.

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QUADRO STORICO-CULTURALE

John S. Sargent, Le sorelle Wyndham, 1900, New York, Metropolitam Museum

Les Demoiselles d'Avignon nasce a soli sette anni di distanza dalle Sorelle Wyndham di Sargent, il quale dipinge come piace al pubblico: le sue figure sono belle, eleganti e aristocratiche. I rasi splendenti fasciano i giovani corpi, il tocco morbido delle pennellate rende tessuti, oggetti e figure piacevoli e splendenti.
Le figure di Picasso invece sono brutte, sgradevoli, deformate: le stesure sono piatte, i volti riproducono l'essenzialità d'una maschera. Eppure gli sguardi delle "prostitute" sono seri, intensi, drammatici, e anche ironici, provocatori, sicuramente non banali, non convenzionali, come quelli appunto di Sargent, che oscillano tra il malinconico e l'annoiato.

I primi anni del Novecento sono quelli della Belle époque, cioè del trionfo della seconda rivoluzione industriale, iniziata nella seconda metà del secolo precedente, dopo il tradimento degli ideali democratici delle rivoluzioni borghesi, che furono "democratiche" solo per la borghesia, e che ebbero negli anni 1848-50 e 1860-61, fino alla Comune di Parigi del 1871, i momenti più forti.

Sono gli anni in cui la borghesia è convinta di poter ovviare ai propri tradimenti politici appunto con uno sviluppo impetuoso della scienza e della tecnica, con l'accentramento politico-militare degli Stati, con la propaganda del nazionalismo e della democrazia parlamentare, e soprattutto con la trasformazione del colonialismo classico in imperialismo vero e proprio, che porta alla formazione di un commercio mondiale come mai prima di allora s'era visto.

Sono gli anni in cui la competizione degli Stati europei è così forte che nel 1914 scoppia la prima guerra mondiale della storia, a testimonianza che il progresso socio-economico realizzato dalla borghesia con la seconda rivoluzione industriale si reggeva su basi democratiche fragilissime.

Tutte le maggiori correnti artistiche contemporanee, le cosiddette "Avanguardie storiche", si formano in questo periodo (map 1 - map 2):

  • Fauvisme, che reagisce all'Impressionismo, fuori dalle leggi della prospettiva, mirando all'essenzialità in nome dell'assoluta libertà creativa nell'uso del colore. Matisse, Derain, Vlaminck, Braque, Van Dongen, Dufy vogliono rendere il colore totalmente indipendente dalla realtà;
  • Espressionismo tedesco-austriaco, che pur essendo stilisticamente simile al Fauvismo, assume toni angosciosi e drammatici, con forme stridenti e deformate, mentre la grafica è tutta impostata sul forte contrasto di bianco e nero. Kirchner, Nolde, Kokoschka, Schiele, Dix, Grosz denunciano le condizioni di vita della società industriale, rivalutando l'arte primitiva e concependo in generale l'arte non come "bellezza" ma come "sentimento", in cui però la figura umana è ridotta a una forma grottesca, caricaturale, perché questa appunto vuole essere una pittura di denuncia;
  • Cubismo, inaugurato dalle Demoiselles d'Avignon di Picasso, che azzera la concezione tradizionale di bellezza come armonia di proporzioni e si richiama all'arte negra e primitiva; le figure assomigliano più a solidi geometrici che a persone, e la realtà viene rappresentata come se fosse vista da più punti d'osservazione (vedi anche Braque);
  • Astrattismo, che con Kandinsky cancella millenni di tradizione, di legame con la figura umana o animale, di contatto con la natura o con gli oggetti creati dall'uomo (vedi anche Klee, Malevic, Tatlin);
  • Neoplasticismo, che si collega all'arte astratta e che con Mondrian si libera degli aspetti emotivi dell'Astrattismo, per giungere a forme artistiche logico-razionali;
  • Futurismo, che in Italia, con Boccioni, Balla e Carrà, fa del movimento, del ritmo e del dinamismo delle forme una vera e propria ideologia del progresso (molto importante è anche il Futurismo russo);
  • Metafisica, che con De Chirico, Carrà e Morandi è capace di accostare aspetti incompatibili tra loro, ma che sono in realtà carichi di significati simbolici;
  • Dadaismo, caratterizzato da un'ironia dissacrante e provocatoria (Duchamp, Arp);
  • Surrealismo degli anni Venti, rappresentazione di una realtà inventata, immaginata, che si presume sia inconscia, quindi più vera di quella condizionata dalle ideologie dominanti (Ernst, Mirò, Magritte, Dalì).

Oltre a queste correnti va segnalata, perché influenzerà in maniera decisiva, i fauves, i cubisti e gli astrattisti, l'arte africana, che si diffonde in Europa proprio a seguito delle spedizioni coloniali.

Cronologia

Homolaicus - Ultima modifica: 05 agosto 2013 - Sez. Arte