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Tavola III
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"Oh, Gilgamesh!
Non confidare nella tua forza eccelsa; scruta attentamente ogni cosa,
ma fidati solo del tuo primo intuito; colui che va avanti salverà il
suo compagno; |
1 |
colui che conosce i sentieri proteggerà il suo
amico. Fa che Enkidu vada
davanti a te: egli conosce la via della Foresta
dei Cedri; egli è esperto nella lotta, è avvezzo alle
guerre; fa' che Enkidu protegga
l'amico, difenda il compagno; |
5 |
fa' che egli riporti sano e salvo il suo corpo per il
sepolcro: noi nell'assemblea abbiamo confidato in te, o
sovrano, come tu, o sovrano, devi confidare in noi". |
10 |
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Gilgamesh
aprì la bocca e disse, così parlò ad Enkidu: |
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"Vieni, amico mio! Andiamo all'Egalmah, da
Ninsun, la
grande regina. Ninsun è saggia,
conosce ogni cosa, essa comprende tutto, essa guiderà, con il suo buon
consiglio, i nostri passi". Essi si presero l'un l'altro per
mano, |
15 |
e Gilgamesh ed
Enkidu
andarono all'eccelso
palazzo, da Ninsun, la grande regina. Gilgamesh si
alzò ed entrò al suo cospetto: "Ninsun, io sono fermamente deciso,
andrò per una via lontana, là dove abita Khubaba; |
20 |
ingaggerò una lotta dall'esito incerto; camminerò per
sentieri sconosciuti. Dammi la tua benedizione, poiché ho
deciso di intraprendere questa impresa, sicché io possa in futuro
nuovamente entrare attraverso la grande porta di Uruk, |
25 |
e nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni
a venire, e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni
futuri. Sia celebrata la festa del Nuovo Anno, che la gioia vi
regni, possano le grida-illuru circondarti". |
30 |
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Ninsun prestò
attenzione alle parole di Gilgamesh, suo
figlio. |
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Essa ripensò attentamente a tutto ciò che aveva ascoltato,
nella sua stanza entrò; si purificò con la saponaria, si vestì
con un abito adatto al suo corpo, adornò il suo petto con una collana
di perle, |
35 |
si pose sul capo la sua corona splendente, acqua versò
sul pavimento, salì sul tetto del palazzo. Si presentò davanti a Shamash e fece
un'offerta d'incenso, essa portò le primizie davanti a Shamash e
sollevò le sue braccia: |
40 |
"Perché hai scelto proprio mio figlio Gilgamesh dandogli
un cuore inquieto? Ed ora, dopo che tu lo hai contaminato, egli
vuole intraprendere il lungo viaggio per il luogo dove abita Khubaba. Egli
ingaggerà una lotta dall'esito incerto, camminerà per sentieri
sconosciuti, |
45 |
fino al giorno in cui, dopo aver viaggiato in lungo e in
largo, non raggiungerà finalmente la Foresta
dei Cedri, e ucciderà il feroce Khubaba, sterminando
nella montagna tutto il male che tu odi. Nel giorno in cui tu
gli suggerirai di partire, sii al fianco di mio figlio, |
50 |
ed essa, Aia, la tua dolce
sposa, non abbia timore di raccomandarlo a te; affidalo alle guardie
della notte [ ] i pastori [ ] |
55 |
Ampia lacuna dove Ninsun continua la
preghiera a Shamash e sua moglie Aia. |
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La madre di Gilgamesh si
alzò e fece [ ]. Ella spense l'incenso ed innalzò la
preghiera; chiamò quindi Enkidu e gli
comunicò la sua decisione: "Enkidu, tu sei
un uomo forte, anche se non sei uscito dal mio grembo; ora ti ho
esaminato e ti ho annoverato |
120 |
Tra gli oblati di Gilgamesh,
così come le sacerdotesse, le consacrate e le votate: questa
incombenza è stata imposta ad Enkidu; egli
ha preso una moglie dagli dei [ ] ed egli genererà figlie di dei |
125 |
Io ed Enkidu [
]" (ella) [ ] prese per [ ]. Enkidu rivolse
le sue parole a lei, a Ninsun: "Gilgamesh [
] non temere! La gioia alberghi nel tuo cuore |
130 |
e [ ] fino al giorno in cui, dopo aver viaggiato in
lungo e in largo, non raggiungerà finalmente la Foresta
dei Cedri, farò si che egli possa in futuro nuovamente
entrare attraverso la grande porta di Uruk, e
nuovamente celebrare la festa del Nuovo Anno in anni a venire, |
135 |
e prendere parte alla festa del Nuovo anno in anni futuri.
Sia celebrata la festa del Nuovo Anno, che la gioia vi
regni, possano le grida-illuru circondarvi". |
140 |
lacuna di 10 righe |
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"Fa' che Enkidu protegga
l'amico, difenda il compagno; |
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fa' che egli riporti sano e salvo il suo corpo per il
sepolcro: noi nell'assemblea abbiamo confidato nelle tue qualità, o
sovrano, come tu, o sovrano, devi confidare in noi". Enkidu fece
udire la sua voce e disse, così parlò a Gilgamesh: |
230 |
"Amico mio, torna sulle tue decisioni; [ ] un viaggio
che non deve essere intrapreso tu vuoi fare. |
235 |
lacuna di ca. 50 righe |
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Su McCall 95,
p. 34 trovo questa frase interessante: «Marduk è l'unica
importante divinità a non essere mai citata nell'Epopea di Gilgamesh». Ma è
proprio così?
Una simile affermazione va letta alla luce di un dato: l'epopea canonica di
Gilgamesh - che qui leggete - è la traduzione moderna dell'edizione assira. Gli
scribi di Ninive non hanno mai trattato con indulgenza il dio patrono dei
babilonesi. Per esempio, nella redazione assira del poema della creazione (più
noto come Enuma Elish) il protagonista non è più Marduk,
rimosso dagli zelanti trascrittori, ma Assur, dio nazionale
assiro.
Corre Marduk lo stesso rischio nell'epopea di Gilgamesh, portata alla luce a
Ninive, capitale dell'impero assiro? Sembrerebbe di sì - se diamo credito alla
McCall - tuttavia Marduk beffardo fa capolino in due passi dell'epopea.
Il primo si trova proprio in questa tavola, vv. 175-180. Prima di partire per
la foresta dei Cedri, Gilgamesh deve attraversare una porta di
Marduk. Visto che Marduk era una divinità di secondo piano a Sumer, è
evidente che questo accenno alla porta di Marduk nella città-santuario di An e
Ishtar è dovuta a una tarda interpolazione, probabilmente di epoca
paleobabilonese quando avvenne la prima unificazione dei miti di Gilgamesh.
Il secondo brano su Marduk si trova nella tav. X, vv. 280-285.
Utnapishtim sta rimproverando Gilgamesh per essere andato alla
ricerca di una chimera, la vita eterna, trascurando i doveri del sovrano.
Improvvisamente si accenna agli dei Sin e
Marduk in frasi dal significato incerto. La traduzione di
Pettinato non trova nemmeno tutti d'accordo, tanto è vero che lo stesso passo,
tradotto da Saporetti (p. 156 Sap 2001), vede
Marduk espunto brutalmente.
Il destino non è stato così malevolo. Marduk ci sorride come il monello di
Chaplin nascosto dietro l'angolo, dopo aver tirato i sassi alle finestre. Almeno
uno dei suoi lanci è andato a segno.
I II
III IV
V VI
VII VIII
IX X
XI XII
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