STORIA DEL POPOLO EBRAICO


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Una terra sottomessa


Nel 539 a.C. i persiani conquistano la Mesopotamia e permettono agli ebrei di tornare in Palestina come loro sudditi

La strategia di Ciro per mantenere il dominio su un immenso territorio fu quella di collocare a capo dei popoli sottomessi alcuni governatori fidati. Lo stesso fece con gli ebrei, rispedendo in Palestina funzionari e sacerdoti per ripristinare l'ordine in una provincia che era vitale per la sua posizione strategica vicino all'Egitto. [1]

In pratica si assicurava degli alleati in quella regione, assecondando le loro aspettative di ritorno in patria, ristabilendo a capo del culto non persone qualsiasi ma fidate, in modo che la religione stessa non dovesse divenire miccia per altri tumulti. [2]

Comunque non tutti gli ebrei ritornarono in patria: probabilmente quelli che avevano trovato fortuna e accumulato proprietà nei paesi in cui erano stati esiliati non vi fecero ritorno. [3] E quelli che arrivarono nel posto non vissero begli anni, come testimonia il profeta Aggeo e come viene narrato in Esdra e Neemia, a causa di carestie e difficoltà d'inserimento tra i vicini che non gradivano la presenza dei reintegrati.

Per questo i lavori di ricostruzione si prolungarono per molto tempo mentre, dal punto di vista religioso, nel popolo ma anche tra i sommi sacerdoti serpeggiavano ‘eresie' dalla religione ortodossa, come si legge nel profeta Malachia. [4]

Eppure gli ebrei non avevano spento l'aspirazione a riorganizzarsi in una nazione autonoma. Quando anche l'impero persiano di Dario cominciò a manifestare i primi segnali di cedimento, e qua e là scoppiarono tumulti, questi si fecero sentire anche in Giuda. Zaccaria ed Ezechiele testimoniano questa rinnovata speranza di affermazione del regno prediletto. [5]

Sta di fatto che di un re del momento, tale Zorobabele che governava su Gerusalemme, la Bibbia non dice che fine fece; probabilmente fu tolto dalla scena visto che dopo di lui nessuno della stirpe davidica salì sul trono sotto i persiani e il governo fu dato in mano ai samaritani o ai sacerdoti. [6]

Solo che a questo punto, (400 a.C. circa) la Bibbia sembra quasi fermarsi e passare di colpo a due secoli dopo.

Anche se proprio in questo periodo sono state redatte le ultimissime parti dell'Antico Testamento e i primi scritti ebraici non canonici, queste opere non offrono cronache sugli ebrei del tempo.

Sappiamo molto di quello che stava succedendo nel Medio Oriente e nel resto del mondo, ma gli ebrei sembrano quasi occultati dalla scena, a parte alcuni residenti nella città egiziana di Elefantina, sopravvissuti come nucleo a sé con un proprio culto a Yahweh redatto in maniera sincretica. [7]

Il loro sincretismo consisteva nell'adattamento alle usanze del luogo per non incorrere in eventuali ritorsioni da parte degli altri abitanti che vedevano in loro dei privilegiati; dal punto di vista religioso gli ebrei facevano ancora sacrifici animali, invisi tanto agli egiziani quanto ai persiani. [8]

Vi è inoltre da dire che anche da un punto di vista linguistico l'ebraico stava perdendo colpi lasciando il passo all'aramaico, ormai lingua di uso comune nel Medio Oriente. [9]

Il fatto poi che l'arrivo di Alessandro Magno (336-323 a.C.) passi inosservato nella Bibbia la dice lunga sulla possibilità che gli ebrei l'abbiano semplicemente vissuto come un cambio di padrone, non come una conquista. Non si hanno infatti notizie di particolari rivolte, tranne una scoppiata in Samaria ma subito sedata dallo stesso Alessandro.


[1] Cfr. [Storia Israele] pag. 386-387. (torna su)

[2] Cfr. [Storia Israele] pag. 412. (torna su)

[3] Cfr. [Storia Israele] pag. 387. (torna su)

[4] Cfr. [Storia Israele] pag. 390, 403-404. (torna su)

[5] Cfr. [Storia Israele] pag. 396. (torna su)

[6] Cfr. [Storia Israele] pag. 377, 402. (torna su)

[7] Cfr. [Storia Israele] pag. 431. (torna su)

[8] Cfr. [Storia Israele] pag. 432-433. (torna su)

[9] Cfr. [Storia Israele] pag. 437.


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La parte relativa a questa storia del popolo ebraico è stata presa dalla sezione di storia, che ora può essere trovata in questo libro

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