STORIA ROMANA |
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Donne adulterio e concubinato nell'antica Roma
Una cosiddetta donna di "facili costumi", se non ha solo occasionali rapporti con il marito della matrona (un romano libero non è mai colpevole di adulterio), può ufficialmente convivere in famiglia come concubina. Il concubinato, importato con molte modifiche da Atene, diviene un istituto tipicamente romano. E' sulle concubine che, ad un certo punto della storia romana, possono essere fatti gravare i rischi del parto, evitati alle spose ufficiali, protette dal sistema sociale. La matrona non ha difficoltà ad accettare le relazioni del marito con schiave o donne non rispettabili. Secondo quanto riferisce Svetonio, era la stessa moglie che forniva ad Augusto donne del genere. Quando le orde dei barbari, sfondati i confini, dilagheranno in tutto il mondo romano occidentale, troveranno già molto diffusa la pia donna cristiana, una donna che forse somiglia di più alla donna-domus dei tempi arcaici. Diritto - Istruzione - Lavoro - Matrimonio - Riti nuziali - Divorzio - Procreazione - Adulterio e Concubinato - Prostituzione -Emancipazione - Donne nell'antica Roma - Livia Drusilla Claudia - Vestali - Elissa-DidoneEnrico Galavotti |
- Stampa pagina Aggiornamento: 11/09/2014 |