STORIA ROMANA


La prostituzione a Pompei

Pittura parietale con scena erotica (Pompei, part.)

  • La prostituzione a Pompei è una delle poche occupazioni pubbliche riservate alle donne, le quali sono, in questo caso, quasi sempre schiave di origine orientale.
  • Il lavoro si svolge in postriboli (lupanares) che a Pompei sono oltre la ventina, posti preferibilmente presso i crocicchi di strade secondarie.
  • Essi sono caraterizzati da piccole celle munite di un letto in muratura e di una porticina di legno sopra la quale è spesso dipinta una scenetta erotica, indicativa del tipo di prestazione offerta.
  • La tariffa media (10-15 assi), che va tutta al tenutario (il quale paga una tassa giornaliera pari a una tariffa) corrisponde al prezzo di due porzioni di vino.
  • Le ragazze, che i proprietari acquistano per un prezzo pari a circa 750 volte la tariffa media di una prestazione, hanno nomi d'arte.
  • I clienti sono generalmente affezionati e grafomani (hic ego puellas multas futui).
Diritto - Istruzione - Lavoro - Matrimonio - Riti nuziali - Divorzio - Procreazione - Adulterio e Concubinato - Prostituzione -Emancipazione - Donne nell'antica Roma - Livia Drusilla Claudia - Vestali - Elissa-Didone
Enrico Galavotti

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Storia
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Aggiornamento: 11/09/2014