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Mercato e Autoconsumo nella Germania del 1524-25
L'esattore delle tasse, di Jan Massys (Foto Archivio IGDA)
Abbacinato dall'idea di dover difendere a tutti i costi lo sviluppo del capitalismo rispetto a quello del feudalesimo, il marxismo s'è sempre ben guardato (in tal senso gli studi di Engels sulla guerra contadina vanno visti anche come un tentativo di sottrarsi all'enorme influenza esercitata su di lui da Marx) di sottolineare il fatto che mentre nell'ambito del feudalesimo venivano tollerate forme di produzione borghese (vedremo alcuni esempi in riferimento alla Germania), viceversa nell'ambito del capitalismo non vengono mai tollerate forme di produzione basate sull'autoconsumo o sull'autosussistenza.
La produzione per il mercato viene sempre considerata superiore a qualunque forma di autoconsumo: per il socialismo marxista si tratta soltanto di organizzarla in maniera razionale, sottraendola alla logica del profitto privato.
Ecco gli esempi relativi alla Germania del XVI sec.
Oltre a ciò però va detto che i principi feudali non seppero mai adeguarsi in maniera intelligente allo sviluppo capitalistico ch'era iniziato anche nel loro paese. Essi volevano beneficiare dei vantaggi di questo sviluppo restando però ancorati alle classiche posizioni di privilegio, tipiche della rendita.
Anzi, di fronte alle accresciute esigenze determinate da questo sviluppo borghese dell'economia, essi non seppero fare altro che peggiorare le già dure condizioni dei contadini, acuendo le contraddizioni del servaggio, soprattutto nell'area geografica sud-occidentale della Germania, in quanto ad est, nelle terre strappate agli slavi, già al tempo delle crociate baltiche, i contadini tedeschi si trovavano in una posizione più favorevole.
Di qui l'aumento delle corvées, delle tasse e dei tributi, delle vessazioni usuraie e delle decime ecclesiastiche, la riduzione delle terre comuni, l'abolizione del diritto di eredità dei possessi terrieri dei contadini, la riduzione dei termini del possesso temporaneo, l'imposta sull'eredità del contadino defunto (riscossa in natura e spesso ammontante a 1/3 della proprietà lasciata), un'imposta in denaro in caso di matrimonio, e così via, di abuso in abuso.
Praticamente si era arrivati a una situazione di molto peggiore a quella feudale classica, in cui gli sviluppi del capitalismo commerciale erano del tutto marginali e i loro effetti negativi, finché prevalse il primato del valore d'uso su quello di scambio, non potevano farsi sentire, neppure indirettamente, sulle condizioni della vita rurale.
Ora invece le cose erano molto cambiate, al punto che bisognava prendere una decisione di carattere storico. Furono appunto queste contraddizioni che fecero scoppiare la rivolta contadina negli anni 1524-25.
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