STORIA DEL POPOLO EBRAICO


Home - Origini della Genesi - Da Abramo a Isacco - Gli ebrei in Egitto - Sistemi antichi di concentrazione della ricchezza - Ricerca del benessere e costumi dei popoli antichi - Affrontare una carestia - L'arrivo di Mosè - Una partenza programmata - Come organizzare un popolo ex-novo - Importanza e originalità delle leggi bibliche - Sopraffazione e sperequazione. Il caso del Giubileo ebraico - Esempi di norme - Alla conquista della terra promessa - Gli ebrei isolati nella terra conquistata - Una nazione senza re - L'incapacità a governarsi senza accentramento di potere - Dai condottieri alla monarchia - Davide e Salomone - La fine di una nazione - I profeti e l'accentramento della ricchezza - Isolazionismo fino alla morte - Esilio e ritorno - Amministrazione e controllo dell'opinione collettiva - Esdra, Neemia ed Ezechiele - Una terra sottomessa - Le rivolte dei Maccabei - Una nazione senza futuro - Dai regnanti Asmonei a Erode il Grande - Le rivolte galilee e giudaiche - Gli Zeloti alla guida dei rivoltosi - Conseguenze interne delle diatribe sociali - Ruolo degli Zeloti nella rivolta del 66 d.C. - Rappresaglie contro i Giudei - Dalla fine della guerra all'ultima rivolta del 135 d.C. - Fonti - Cronologia - Ricerche - Karlheinz Deschner - Nuovo Testamento - Antico Testamento


Amministrazione e controllo dell'opinione collettiva

Tra il 597 e il 586 a.C. il regno di Giuda sconfitto dai babilonesi
Tra il 597 e il 586 a.C. il regno di Giuda sconfitto dai babilonesi

Lo sforzo comunicativo esercitato dall'amministrazione di un popolo per mantenerne la coesione ha tradizioni antiche. Un esempio per tutti fu il popolo ebreo. Esso subì diverse traversie che culminarono nella deportazione di parte delle tribù originarie per opera degli Assiri (nel 778 a. C.) e poi di un'altra grossa fetta condotta a forza in Babilonia nel 586 a. C., eventi questi che misero in serio pericolo la sua coesione sociale. Avvenne allora un fatto importante:

Tutti gli studiosi sono concordi nel ritenere che l'istituzione della Sinagoga abbia origine dall'esilio babilonese e sia nata in Babilonia. L'espressione ebraica che la designa, Beth Hakenéseth (casa di assemblea) ne indica esattamente lo scopo primitivo. Era il centro di riunione di una nazione senza patria, nel quale si leggevano e si interpretavano le Scritture. In progresso di tempo si aggiunsero alcune preghiere e la Sinagoga si trasformò in luogo di culto. [...] Occorreva all'ebreo una religione che non soltanto lo distinguesse continuamente dal pagano, ma anche gli ricordasse costantemente la sua appartenenza alla razza e alla fede ebraica. [1]

Leggere la Torah, che significa "insegnamento", fu la soluzione adottata dagli anziani di Giuda, riuniti nella casa di Ezechiele, al problema della dispersione del popolo ebraico. La religione, intesa come corpus di idee che cementano una comunità, fu legata così ad un efficace veicolo di trasmissione raccolto negli scritti letti nelle sinagoghe.

Uno Stato che non si fondi sulla religione utilizzerà altri mezzi per unire i suoi cittadini, enfatizzando prima di tutto la tutela del benessere collettivo. L'Impero romano - coacervo di razze che adoravano divinità diverse - adottò altri metodi per imporre una certa coesione tra i suoi cittadini edificando un po' ovunque circhi equestri, arene, terme, luoghi insomma di divertimento e ozio.

E questo non fu solo il risultato di un'economia florida, ma il metodo utilizzato da uno Stato non fondato sulla preminenza di una particolare religione al fine di soddisfare l'esigenza di benessere, secondo una strategia mutuata dalla più antica tradizione ellenistica.

Ma l'agiatezza può creare assuefazione e la corsa a passatempi sempre più entusiasmanti allontanava dall'impegno personale e sociale, sfociando in quella deriva dei costumi testimoniata da alcuni scrittori dell'epoca, quale ad esempio Petronio nel suo "Satyricon". Di più, essa richiedeva continue spese per mantenere questo "luxus", generando inoltre classi meno produttive ma sempre più numerose, che ovviamente esercitavano una crescente pressione sui pochi che fornivano i beni da consumare.

Ecco quindi la necessità di un esercito impegnato alle frontiere ma anche tra le ville produttrici per controllare gli schiavi prima, e i servi della gleba poi. L'Impero romano non aveva perciò altro sistema di coesione interna se non quello dell'accrescimento del benessere, che però comportava continue guerre per racimolare schiavi e prodotti a basso prezzo, mentre accresceva il numero dei cittadini parassiti.


[1] Cfr. [Talmud] pagg. 2-3. (torna su)


QUESTO IPERTESTO DEL 2003 APPARTIENE INTEGRALMENTE A MAC, WEBMASTER DI www.deiricchi.it

L'autore può essere contattato cliccando qui.

La parte relativa a questa storia del popolo ebraico è stata presa dalla sezione di storia, che ora può essere trovata in questo libro

Dello stesso autore si può visionare in Homolaicus l'ipertesto in collaborazione con Xepel dedicato all'economia.

L'unico testo che appartiene a Homolaicus è quello dedicato alla cronologia.

In Homolaicus è possibile visionare anche la sezione dedicata all'Antico Testamento e il testo relativo alle caratteristiche religiose dell'ebraismo.

Le note che appaiono nelle pagine web di questo ipertesto rimandano il più delle volte alla pagina delle fonti, a volte direttamente al sito di Mac, ora strutturato in maniera molto diversa, in quanto gli ipertesti sono stati trasformati in libri cartacei.

Copyright 2003 Tutti i diritti riservati


Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Nuovo Testamento - Antico Testamento - Sez. Religioni
 - Stampa pagina

Ricerca nell'ipertesto

powered by TinyLetter

Translate:


Info | Note legali | Contatto | Facebook | Twitter | Youtube