| PAROLA | N. ord. | Aforismi e citazioni | 
   
| NOSTRO | 1 | Anche sul più altro trono della terra non siamo seduti che sul nostro culo. (Michel de Montaigne) | 
| 2 | Beato colui che comprende che cosa voglia dire amare Gesù e disprezzare se stesso per Gesù. Si deve lasciare ogni persona amata, per colui che merita tutto il nostro amore: Gesù esige di essere amato, lui solo, sopra ogni cosa. (T. da Kempis) | 
| 3 | Bisogna perseverare e rinvigorire il nostro spirito con una assidua applicazione, finché la tendenza al bene diventi saggezza. (Seneca) | 
| 4 | E' facile vedere come ciò che acuisce in noi il dolore e il piacere sia l'acutezza del nostro intelletto. (Michel de Montaigne) | 
| 5 | E' ridicolo e ingiusto che l'ozio delle nostre mogli sia mantenuto dal nostro sudore e dal nostro lavoro. (Michel de Montaigne) | 
| 6 | E' vizio nostro di guardare più a malincuore ciò che è davanti a noi che di buona voglia quello che è dietro. (Michel de Montaigne) | 
| 7 | Ha il nostro corpo questo difetto, che più gli si prodigano cure e conforti e più scopre necessità e bisogni. (Santa Teresa di Gesù) | 
| 8 | Il minimo dolore del nostro dito mignolo ci preoccupa e ci turba molto di più del massacro di milioni dei nostri simili (William Hazlitt) | 
| 9 | Il nostro benessere non è che la privazione del malessere. (Michel de Montaigne) | 
| 10 | Il nostro desiderio disprezza e trascura ciò che ha fra le mani, per correre appresso a quello che non ha. (Michel de Montaigne) | 
| 11 | Il nostro desiderio è irresoluto e incerto; non sa ottenere né godere in misura giusta. (Michel de Montaigne) | 
| 12 | Il nostro entusiasmo diventa fanatismo quando lo osserviamo negli altri (André Siegfried) | 
| 13 | Il nostro essere è il nostro passato. E solamente col passato è possibile giudicare le persone (Oscar Wilde) | 
| 14 | Il nostro è un mondo in cui le persone non sanno cosa vogliono e sono disposte a passare un'inferno per ottenerlo. (Don Marquis) | 
| 15 | L'adempimento del dovere è talmente necessario al nostro bene, che persino i dolori e la morte, che sembrano essere il più immediato nostro danno, si cangiano in voluttà per la mente dell'uomo generoso che patisce e muore coll'intenzione di giovare al prossimo. (S. Pellico) | 
| 16 | L'eccesso e la sregolatezza del nostro desiderio supera tutte le invenzioni che noi cerchiamo per soddisfarlo. (Michel de Montaigne) | 
| 17 | L'esperienza del passato e del nostro tempo dimostra che la giustizia da sola non basta e che, anzi, può condurre alla negazione e all'annientamento di se stessa, se non si consente a quella forza più profonda, che è l'amore, di plasmare la vita umana nelle sue varie dimensioni. (Giovanni Paolo II) | 
| 18 | L'onore che rendiamo alla memoria dei nostri morti, l'amore così puro che sentiamo ancora per loro, parte dalle fibre più sensibili del nostro cuore, e nessun popolo, in nessuna delle epoche conosciute, si mostrò mai indifferente a tali sentimenti (M D'Azeglio). | 
| 19 | La fede consiste nel credere non ciò che sembra vero, ma ciò che sembra falso al nostro intelletto. (Voltaire) | 
| 20 | Le bestie ci mostrano a sufficienza quante malattie ci procuri l'agitazione del nostro spirito. (Michel de Montaigne) | 
| 21 | Le nostre malattie sono nuove, come nuovo è il nostro genere di vita. (Seneca) | 
| 22 | Lo sviluppo della tecnica e lo sviluppo della civiltà del nostro tempo, che è contrassegnato dal dominio della tecnica stessa, esigono un proporzionale sviluppo della vita morale e dell'etica. Intanto quest'ultimo sembra, purtroppo, rimanere sempre arretrato. (Giovanni Paolo II) | 
| 23 | Nessuno sostiene una lotta più dura di colui che cerca di vincere se stesso. Questo appunto dovrebbe essere il nostro impegno: vincere noi stessi, farci ogni giorno superiori a noi stessi e avanzare un poco nel bene. (T. da Kempis) | 
| 24 | Niente ci appartiene, solo il tempo è nostro. (Seneca) | 
| 25 | Noi stimiamo vizio il nostro essere. (Michel de Montaigne) | 
| 26 | Non basta che la poesia sia bella; deve suscitare piacere e condurre il nostro spirito dove preferisce. (Orazio) | 
| 27 | Non c'è nulla che sia buono o cattivo in se stesso, ma è il nostro pensiero che lo rende tale. (William Shakespeare) | 
| 28 | Non ci è permesso scegliere la cornice del nostro destino. Ma ciò che vi mettiamo dentro è nostro. (Dag Hammarskjöld) | 
| 29 | Non dobbiamo credere a tutto ciò che sentiamo dire; non dobbiamo affidarci a ogni nostro impulso. Al contrario, ogni cosa deve essere valutata alla stregua del volere di Dio, con attenzione e con grandezza d'animo. (T. da Kempis) | 
| 30 | Non dobbiamo passare il nostro tempo in ozio, ma in vigilie e in orazioni; e, se possiamo o dobbiamo parlare, dire cose edificanti. (T. da Kempis) | 
| 31 | Non viene dall'esterno il nostro male: è dentro di noi, sta nelle stesse nostre viscere e, perciò, difficilmente possiamo guarire: ignoriamo di essere malati. (Seneca) | 
| 32 | Ogni problema permette due punti di vista: quello nostro e quello sbagliato. (C. Pollock) | 
| 33 | Pensiamo di essere generosi perché attribuiamo al nostro prossimo le virtù che ci potrebbero essere utili. (O. Wilde) | 
| 34 | Quanto grande è la nostra miseria: il nostro corpo va soggetto a tutte le infermità, dolori e debolezze della vita; la nostra anima non riesce sempre ad avere slanci nel bene! Sono queste le conseguenze del peccato originale! Sii umile di cuore e sempre pronto a dominare le tue cattive inclinazioni. (G. Nardi) | 
| 35 | Se la casa del nostro vicino va a fuoco, non è sbagliato far funzionare le pompe per un poco anche sulla nostra. (Edmund Burke) | 
| 36 | Se, dunque, il nostro tempo, il tempo della nostra generazione, il tempo che si sta avvicinando alla fine del secondo Millennio della nostra era cristiana, si rivela a noi come tempo di grande progresso, esso appare, altresì, come tempo di multiforme minaccia per l'uomo, della quale la Chiesa deve parlare a tutti gli uomini di buona volontà, ed intorno alla quale deve sempre dialogare con loro. (Giovanni Paolo II) | 
| 37 | Tutti sappiamo bene che le zone di miseria o di fame, che esistono sul nostro globo, avrebbero potuto essere "fertilizzate" in breve tempo, se i giganteschi investimenti per gli armamenti, che servono alla guerra e alla distruzione, fossero stati invece cambiati in investimenti per il nutrimento, che servono alla vita. (Giovanni Paolo II) | 
| 38 | Un mondo senz'amore, che sarebbe per il nostro cuore? La stessa cosa che una lanterna magica senza luce. (Goethe) | 
| 39 | È meglio non essere diversi dal nostro prossimo. (O. Wilde) | 
   
          
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