| PAROLA | N. ord. | Aforismi e citazioni | 
   
| GOETHE | 1 | Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli si impari, ma perché si sappia che l'autore sapeva qualcosa. (Wolfgang Goethe) | 
| 2 | Ciò che non si comprende non lo si possiede (Johann Wolfgang Goethe) | 
| 3 | Dove vien meno l'interesse, vien meno anche la memoria. (Wolfgang Goethe) | 
| 4 | Il codardo minaccia quando è al sicuro. (Wolfgang Goethe) | 
| 5 | Il pubblico esige di essere trattato come le donne, alle quali soprattutto non bisogna dir nulla che a loro non piaccia sentire. (Goethe) | 
| 6 | Il tuo amore è per me come le stelle del mattino e della sera, tramonta dopo il sole e prima del sole risorge. (V. Goethe) | 
| 7 | La legge è potente, ma più potente il bisogno. (Goethe) | 
| 8 | La natura non conosce pause nel suo progresso e sviluppo, e maledice ogni genere d'inattività. (Wolfgang Goethe) | 
| 9 | La povertà stessa, quando è immeritata, rende orgogliosi. (Wolfgang Goethe) | 
| 10 | La vita è l'infanzia della nostra immortalità. (Wolfgang Goethe) | 
| 11 | Lo scrivere è un ozio affaccendato. (Wolfgang Goethe) | 
| 12 | Noi siamo capaci di fare molti sacrifici nelle cose grandi, ma raramente siamo capaci di sacrificare le piccole. (Wolfgang Goethe) | 
| 13 | Non ama colui al quale i difetti della persona amata non appaiono virtù. (Goethe) | 
| 14 | Non si possiede ciò che non si comprende. (Goethe) | 
| 15 | Non è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si rialza. (W. Goethe) | 
| 16 | Nulla ci illumina meglio sul carattere degli uomini del sapere che cosa trovano ridicolo. (Wolfgang Goethe) | 
| 17 | Nulla rivela meglio il carattere degli uomini di ciò che essi trovano ridicolo (J. W. Goethe) | 
| 18 | Se è vero che la giovinezza è un difetto, ce ne correggiamo in fretta (Wolfang Goethe) | 
| 19 | Si ha sempre tempo a sufficienza se lo si usa bene. (Wolfgang Goethe) | 
| 20 | Solo è allegro chi può dare. (Goethe) | 
| 21 | Un mondo senz'amore, che sarebbe per il nostro cuore? La stessa cosa che una lanterna magica senza luce. (Goethe) | 
   
          
 |