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Nel mondo classico della Roma imperiale, fino al IX sec., col termine
"Germania" s'intendeva una regione estesa dal Reno alla Vistola, in cui vivevano
tribù non solo germaniche ma anche slave.
I primi scontri tra franchi e germani si ebbero nel 551, allorché il vasto
regno dei turingi, nella Germania meridionale, venne attaccato dai franchi,
guidati dalla dinastia merovingia. Il contatto immediato con gli slavi, ancora
di religione pagana, fu inevitabile, anche perché quest'ultimi, nel VI sec.,
avevano occupato le terre che le tribù germaniche, spingendosi entro i confini
dell'impero romano, avevano abbandonato.
Carlo Martello dal 715 al 741 compì numerose spedizioni oltre il Reno, non
solo in Turingia ma anche in Alemagna, incorporando la Frisia nello Stato franco
e obbligando sassoni e bavari a pagargli un tributo.
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Ma è soprattutto in
età carolingia, che con Carlo Magno (768-814), a partire dal 772, si riprendono
in grande stile le ostilità contro i sassoni, stanziati dal Reno all'Elba. A quel
tempo le loro tribù erano all'ultimo stadio dell'ordinamento comunitario
primitivo.
Carlo Magno dovette lottare 33 anni per sottometterli. Nell'804 costrinse i
nobili sassoni, previa conversione al cattolicesimo latino, a schierarsi contro
il loro stesso popolo.
Successivamente, su richiesta del papato, mosse contro i longobardi,
sconfiggendoli nel 774.
Assoggettò la tribù germanica dei bavari e distrusse la fortezza principale
degli àvari, in Pannonia, nel 791.
Tentò anche di sottomettere gli slavi obodriti, gli sloveni e anche i croati
(che già avevano dovuto affrontare àvari, bàvari e longobardi), ma non ottenne i
risultati sperati. Gli sloveni subiranno maggiormente la dominazione germanica
dopo il crollo dell'impero carolingio, mentre i feudatari croati nel 925
riusciranno a liberarsi dei germani e a fondare uno Stato unitario di religione
cattolico-romana, contro il loro stesso popolo, che voleva, oltre al superamento
del servaggio, anche la diffusione della cultura e della lingua slava.
Dopo che Carlo Magno ebbe sottomesso i sassoni a nord e i bavari a
sud della Germania, col pretesto di cristianizzarli, il suo dominio confinava
ampiamente con gli slavi.
E fu così che i franchi e i germani cristianizzati cominciarono ad effettuare
delle spedizioni militari oltre l'Elba, fino alla grande foresta boema,
imponendo agli slavi rapporti di sudditanza.
Verso sud Carlo Magno eliminò gli àvari nel 796 e potenziò militarmente la
Baviera e il Friuli, per tenere sotto controllo le stirpi slave meridionali, ma
seppe anche costituire un territorio di frontiera sui Pirenei (778-812),
frenando l'avanzata dell'islam.
Fu a quel punto ch'egli si sentì in diritto di rivendicare il titolo di
"imperatore" del sacro romano impero, che a quel tempo apparteneva al basileus
bizantino. E papa Leone III. interessato a diffondere l'influenza della chiesa
romana su tutti i territori conquistati dai franchi, accettò di buon grado di
consacrarlo imperatore nell'800.
Il suo regno era molto vasto e i contadini, sottoposti a un duro servaggio,
cominciarono a protestare sin dalla fine dell'VIII sec., ma soprattutto nel IX
sec., sia in Germania, che in Francia e nelle Fiandre. In particolare va detto
che in questa fase lo sfruttamento dei contadini tedeschi, essendo stata la
Germania poco toccata dall'ordinamento schiavista romano, era meno intenso
rispetto a quello subìto dai contadini francesi, o comunque procedeva più
lentamente. Una vera e propria gerarchia feudale ancora non esisteva.
Nell'831, d'accordo con la chiesa romana, egli fondò la chiesa arcivescovile
d'Amburgo, con una giurisdizione che andava dalla Scandinavia sino a molte terre
slave, tant'è che i primi missionari cattolico-romani conseguirono significativi
successi in Slovenia, Moravia e Slovacchia.
Alla sua morte, il regno fu suddiviso tra i nipoti, dei quali Ludovico il
Germanico ebbe il territorio a est del Reno, la futura "Germania". In
Germania i ducati che formalmente riconoscevano il potere imperiale di Ludovico
erano quelli di Sassoni, Turingia, Franconia, Svevia e Baviera. Associati alla
Germania (cioè al regno franco orientale) erano anche la Lotaringia, la Borgogna
e la Frisia.
La colonizzazione, proseguita sotto Ludovico, ebbe
un'improvvisa battuta d'arresto a causa di sconfitte militari subìte dagli
ungari, i quali, dopo aver invaso la Moravia e la Pannonia, erano dilagati in
Germania (910).
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