3 Carattere e società
3 Carattere Società

Il percorso umano verso l’individuazione nel pensiero di Erich Fromm

Home
Premessa
1 Natura umana
2 Natura umana
3 Natura umana
4 Natura umana
5 Natura umana
6 Natura umana
7 Natura umana
8 Natura umana
9 Natura umana
10 Natura umana
1 Carattere Società
2 Carattere Società
3 Carattere Società
4 Carattere Società
5 Carattere Società
6 Carattere Società
7 Carattere Società
8 Carattere Società
9 Carattere Società
10 Carattere Società
Psicologia-Guerra
Bibliografia
Ricerca
Carattere
Orientamenti non produttivi
Orientamento ricettivo. Tale orientamento è caratterizzato da un rapporto di simbiosi con l’oggetto: la persona spera di ottenere ciò di cui ha bisogno ricevendolo, accettandolo da una fonte esterna. Il tipo di socializzazione tipico di questo orientamento è masochista: l’individuo manifesta un particolare tipo di lealtà, come espressione di gratitudine verso coloro dai quali è dipendente e per ottenere il sostegno di cui sente di aver bisogno. Avendo bisogno di molte persone per sentirsi sicuro, tale lealtà si mostra indiscriminata, così come indiscriminato è l’amore: in esso il problema principale è quello dell’essere amati, ed il tipo ricettivo tende a innamorarsi di chiunque sia in grado di dargli amore.
Questo tipo di orientamento presenta notevoli affinità con il tipo ‘orale’, descritto da Freud.
Orientamento appropriativo. Come nel tipo ricettivo, la persona è persuasa che la fonte di ogni bene sia all’esterno di sé. A differenza però del tipo precedente, gli individui appropriativi tentano di ottenere ciò che ritengono fonte di bene sfruttando gli altri e plagiandoli con il proprio fascino, con la forza o con l’astuzia. Il tipo di socializzazione caratteristico di questo orientamento è sadico: anche qui l’individuo è in rapporto di simbiosi con l’oggetto, strettamente dipendente da coloro verso i quali può esercitare la propria autorità.
E’ il tipo corrispondente al ‘sadico-orale’ descritto da Freud.
Orientamento tesaurizzante. A differenza dei primi due questo tipo di orientamento è caratterizzato dal distacco dall’oggetto, piuttosto che dalla simbiosi con esso. La persona si assicura ciò di cui ha bisogno conservando ciò che è suo, tramite la sua metodicità talvolta ossessiva e mostrando avversione per tutto ciò che è nuovo. Qui l’individuo ha posto una barriera tra sé e il mondo circostante: nutre sospetti verso ogni cosa che sia posta all’esterno delle sue frontiere e vive come minaccia ogni intrusione nella sua intimità. La recessione nei confronti dell’oggetto, tipica di questo orientamento, è fonte di sicurezza così come di un atteggiamento marcatamente dogmatico, ma tale distanziamento dall’oggetto può altresì manifestarsi come distruttività.
L’orientamento tesaurizzante può essere considerato analogo al tipo ‘anale’ descritto da Freud, rispetto al quale presenta tuttavia notevoli differenze.
Orientamento mercantile. Sviluppatosi come orientamento dominante soltanto nell’epoca moderna, l’orientamento mercantile è radicato nell’esperienza di se stessi e degli altri come merci: la percezione del proprio valore come valore di scambio, anziché d’uso, ossia sulla base delle proprie qualità umane, è analoga all’attribuzione di valore alle merci nel mercato moderno, impersonale ed astratto.
I meccanismi cui tale mercato è soggetto hanno avuto un influsso profondo sul carattere della borghesia urbana e, attraverso l’influenza di questa, sull’intera popolazione. Alla stregua di mercanzie intercambiabili, è oggi necessario sapersi vendere sul ‘mercato delle personalità’, mentre la propria vita e la propria felicità vengono del tutto sacrificate, sostituite dai surrogati di quest’ultima e da soddisfazioni accessorie di bisogni irrazionali.
La stima si se stessi e degli altri si basa interamente sul successo: le stesse potenzialità dell’individuo risultano alienate rispetto ad esso e vengono valorizzate in funzione della loro vendibilità. Data l’impossibilità che queste possano costituire una valida fonte di autostima, vista la frattura tra di esse ed il proprio vero sé, l’individuo è costretto a trarre la propria identità interamente in riferimento all’opinione che gli altri hanno di lui Ciò pone necessariamente l’individuo in una situazione di dipendenza, poiché egli ha costantemente bisogno di prestigio, rispettabilità e riconoscimento sociale, costituenti dei surrogati della sua identità.
Anche gli altri sono percepiti in funzione del loro valore di mercato: la relazione fra le persone diviene la relazione tra le parti vendibili di queste, perdendosi così il significato della loro individualità.
La conoscenza stessa diviene una merce, e le proprie facoltà razionali un mezzo per produrre dei risultati (in termini di successo o di lucro).
A differenza degli altri orientamenti non produttivi, sembra che nessun tratto costante caratterizzi l’orientamento mercantile del carattere se non la sua mutabilità. E’ la stessa volubilità degli atteggiamenti a costituire l’unico elemento peculiare del suo tipo di relazione, volubilità che naturalmente si esprime in funzione di quelle qualità che siano più vendibili sul mercato.

Home | Premessa | 1 Natura umana | 2 Natura umana | 3 Natura umana | 4 Natura umana | 5 Natura umana | 6 Natura umana | 7 Natura umana | 8 Natura umana | 9 Natura umana | 10 Natura umana | 1 Carattere Società | 2 Carattere Società | 3 Carattere Società | 4 Carattere Società | 5 Carattere Società | 6 Carattere Società | 7 Carattere Società | 8 Carattere Società | 9 Carattere Società | 10 Carattere Società | Psicologia-Guerra | Bibliografia | Ricerca

Andrea Ciacci - Tesi di Laurea in Psicologia - Anno Accademico 2003/2004
Per problemi o domande su questo sito contattare Galarico
Questo ipertesto si trova nella sezione Teorici del sito Homolaicus
Ultimo aggiornamento: 04-dic-2004.