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Passioni razionali e passioni irrazionali
Sindrome di decadimento e sindrome di crescita
Mentre nello schema evolutivo di Freud dall’orientamento ricettivo orale a
quello sadico orale, sadico anale, a quello fallico e genitale, la gravità della
malattia è funzione della fissazione o regressione della libido ai livelli più
precoci dello sviluppo, nella visione di Fromm ognuno degli orientamenti ha in
sé diversi livelli di regressione, e può presentarsi nella sua forma più benigna
così come in quella più patologica ed arcaica. La gravità della patologia è
dunque per Fromm funzione del grado di regressione determinatosi entro ciascun
orientamento.
Nelle loro forme più lievi necrofilia, narcisismo e fissazione incestuosa
non debilitano marcatamente le capacità di ragione e di amore degli individui,
soprattutto in virtù del fatto che in tal caso ognuna di queste passioni può
presentarsi in assenza delle altre e quindi essere controbilanciata da tendenze
opposte. Ma tanto più esse si presentano nella loro forma maligna, tanto più
convergono a formare quella che Fromm definisce ‘sindrome di decadimento’.
Nella persona in cui, al contrario, l’espressione delle proprie facoltà di
ragione e di amore e lo sviluppo delle proprie potenzialità non risultino
ostacolati da tali passioni irrazionali e regressive, le tendenze biofile,
l’amore per se stesso e per i propri simili, la brama di libertà e indipendenza,
tenderanno a convergere nella ‘sindrome di crescita’, nella quale l’uomo
progredisce verso la propria autorealizzazione e che si esprime a livello
caratteriale nell’orientamento produttivo come modalità preminente dei processi
di assimilazione e socializzazione, inerenti rispettivamente alla specifica
modalità di relazione (con gli altri, con se stessi, con il mondo) ed al modo in
cui l’individuo ottiene ciò di cui ha bisogno.
Fig. 1

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