1.
Definizione
L'Archivista
svolge attività di ricerca scientifica, di studio,
consulenza, ed elaborazione nel campo artistico, diplomatico,
paleografico irregolare, giuridico, economico e delle
scienze sociali. Cura l'inventario, la divulgazione
e la valorizzazione del patrimonio documentario affidato
all'archivio, applicando i criteri
scientifici generali e quelli specifici dell'area e
del periodo storico di produzione
della documentazione.
Le caratteristiche di questa figura variano soprattutto
in relazione al tipo di archivio
su cui è chiamato ad operare. Questi possono
essere, infatti, essenzialmente
di tre tipi:
·
corrente: ci si riferisce con ciò ai protocolli
presenti presso la maggior parte di
organizzazioni;
· di deposito: contenenti documenti che abbiano
un'età compresa fra i 5 e i 40
anni. In questo lasso di tempo si procede alla scelta
dei materiali da conservare;
· storici: contenente il materiale documentario
ritenuto meritevole di conservazione.
La figura professionale dell'Archivista, nell'ambito
dell'area Cultura, opera negli archivi Storici.
2.
Attività e compiti principali
Come
ad altri operatori dell'area, all'archivista spettano
compiti di tutela, conservazione, valorizzazione.
Le attività di conservazione vengono realizzate
in relazione alla consultabilità del
materiale di archivio. In esse rientrano infatti le
attività di ordinamento, schedatura
(informatizzata, nella maggior parte dei casi), creazione
degli archivi di sicurezza
(ad esempio costituiti da microfilm). Le attività
di ordinamento e schedatura
devono essere accompagnate, oltre che dall'analisi del
documento in sé,
anche dalla sua contestualizzazione. In molti casi questo
richiede un esame storico - giuridico dell'organizzazione
che ha prodotto il documento, e questo rende
necessarie competenze molteplici e, spesso, multidisciplinari.
Le attività di schedatura sono nella maggior
parte dei casi esternalizzate, soprattutto quando comportano
competenze di carattere informatico. La creazione degli
archivi di sicurezza, infine si pone, da un lato, in
relazione alla consultabilità (si rendono infatti
necessarie copie per i documenti più richiesti
dall'utenza e/o più delicati) e, dall'altra,
sta ponendo non pochi problemi tecnici, soprattutto
in relazione alla scelta del supporto su cui realizzare
le riproduzioni (magnetici, a lettura ottica, ecc.).
Oltre a queste attività, l'Archivista si occupa
di realizzare direttamente trascrizioni
(anche paleografiche), controlli circa lo stato di conservazione
delle serie archivistiche e dei fondi di pergamene,
disponendo la loro eventuale esclusione in
attesa della restauro - dalla consultazione diretta
e la sostituzione con micro-film.
Inoltre, seleziona le opere archivistiche più
pregiate e ne richiede la fotoriproduzione di sicurezza,
individua le serie archivistiche minacciate da distruzione
per cause fisico-chimiche o biologiche e ne dispone
il restauro e le altre operazioni di salvaguardia. Provvede
al controllo dello stato dei depositi, dal punto
di vista delle condizioni termico-igrometriche, della
sicurezza, della conservazione e
dell'igiene.
Le attività di ricerca, assistenza scientifica
e di valorizzazione comportano la redazione di pubblicazioni,
la conduzione di visite guidate, l'assistenza al pubblico
- e soprattutto agli studiosi - in merito alla decifrazione
di scritture, di simboli,
alla sfragistica (studio di sigilli a gemme lavorate),
oppure riguardo alla morfologia
dei documenti, alla evoluzione e alle vicende subite
dalle serie archivistiche.
Un ruolo importante giocano anche i rapporti con altri
istituti, le Università, ad esempio, con cui
possono essere stipulate convenzioni o gli archivi stranieri
e
di altre città con cui possono essere avviate
azioni di raccordo.
Tra i compiti relativi alla valorizzazione rientra,
inoltre l'allestimento di mostre e,
ovviamente, la cura dei rapporti con i fruitori degli
archivi, il pubblico di esperti
e non. La gestione della sala di consultazione (che
nell'amministrazione dello Stato
viene riservata alle medie qualifiche) costituisce un
importante banco di prova
circa la funzionalità dell'intera struttura archivistica.
Fa rilevare, infatti, l'efficacia
dei sistemi di inventario e indicizzazione, impone la
verifica dei sistemi di
conservazione e di sicurezza e orienta il lavoro anche
nei confronti della domanda
corrente.
Negli archivi storici, i compiti di tutela svolti dagli
archivisti del settore pubblico
riguardano, le consulenza e il supporto forniti agli
enti pubblici così come ai
privati, il controllo e la vigilanza sui protocolli
delle amministrazioni pubbliche
che istruiscono le commissioni di scarto/conservazione
riguardo ai loro archivi di
deposito. Gli Archivisti di Stato hanno la responsabilità
di controllare l'esportazione
e il commercio dei beni archivistici e di istituire
la rivendicazione di quelli
di pertinenza del demanio dello Stato. Infine, effettuano
proposte riguardanti
l'esproprio e l'esercizio del diritto di prelazione
nei confronti di beni archivistici
da recuperare ed acquisire al patrimonio documentario
nazionale.
3.
Situazione di lavoro
Si
tratta di lavoro svolto prevalentemente alle dipendenze
di archivi storici pubblici
o, più raramente, privati o di natura ecclesiastica.
Nei limiti delle proprie competenze, il grado di autonomia
dell'Archivista è abbastanza ampio, soprattutto
in relazione agli ambiti di attività che non
possono
essere regolati da norme, né standardizzati completamente
come, ad esempio, quelli riguardanti l'identificazione
e la scelta dei documenti di valore storico, l'interpretazione
e la contestualizzazione del documento, etc.
Per svolgere le attività che caratterizzano questa
professione è previsto l'uso delle
diverse tecniche e strumenti di trattamento dei dati
a carattere informatico. L'Archivista deve inoltre essere
in grado di dialogare con i tecnici di riproduzione
e
restauro e dunque conoscere, sia pure in linea teorica,
problematiche tecnologiche
connesse.
Gli Archivisti, inoltre, intrattengono rapporti funzionali
con le figure tecniche (restauratori, fotografi, informatici),
amministrative (gestione finanziaria, del personale,
etc.) e di supporto (sorveglianza, custodi di sala,
etc.) degli istituti di appartenenza.
Questa figura è inoltre caratterizzata da una
prossimità disciplinare e spesso organizzativa
con i bibliotecari. Per quanto riguarda l'organizzazione
del lavoro e degli orari il riferimento è rappresentato
dalle norme contrattuali a riguardo. Per gli Archivisti
che operano nell'ambito dell'amministrazione dello Stato
si applicano i contratti della categoria ed il trattamento
del personale si riferisce ai diversi livelli di inquadramento
previsti (VII, VIII e IX qualifica funzionale).
Anche per quanto riguarda la retribuzione, le variazioni
sono legate al livello di
inquadramento. Nell'amministrazione dello Stato le figure
inquadrate nella VII
qualifica funzionale percepiscono all'incirca Lit. 39.000.000
lorde annue, per l'VIII
qualifica funzionale la retribuzione ammonta a Lit.
42.000.000, per la IX a
Lit. 47.000.000. Questi importi non comprendono le parti
economiche relative ad
un'eventuale retribuzione legata all'anzianità
di servizio e ad altre indennità previste
da specifiche disposizioni di legge.
4.
Competenze necessarie
Oltre
alle conoscenze relative alle discipline afferenti a
questa professione (archivistica, paleografia, diplomatica)
e a quelle riferite alla tipologia del documento affidato
alla cura degli Archivisti per la sua interpretazione
e corretta contestualizzazione, sono ritenute necessarie
competenze riguardanti l'organizzazione e la conservazione
del patrimonio documentario secondo le diverse tecniche
archivistiche, l'amministrazione tecnico-gestionale
dell'archivio e l'assistenza per l'utenza finalizzata
all'uso ottimale delle risorse e delle strutture dell'archivio.
Sono, inoltre, essenziali competenze di natura informatica.
5.
Percorsi professionali, formazione e titoli richiesti
Riguardo
al percorso formativo, esistono numerose opportunità
di specializzazione
per chi intenda intraprendere questa attività.
Per accedere alla Scuola per archivisti (di durata triennale),
istituita dall'Università di Bologna presso la
sede decentrata di Ravenna, è necessario un diploma
di
scuola media superiore di durata quinquennale.
Alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari (di
durata triennale) istituita presso
l'Università di Roma si può accedere dopo
il superamento del primo biennio
delle Facoltà di giurisprudenza, lettere e filosofia,
scienze politiche, materie letterarie, pedagogia, lingue
e letterature straniere moderne, storia e tutela dei
beni
culturali, sociologia.
Le Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica
sono istituite presso 17 Archivi
di Stato, prevedono corsi biennali che possono essere
frequentati da tutti coloro
che abbiano compiuto gli studi liceali. La partecipazione
a questi corsi è obbligatoria per i funzionari
della carriera direttiva dello Stato. I corsi vertono
sulle
tre discipline fondamentali (archivistica, paleografia
e diplomatica) e forniscono
nozioni di discipline ausiliarie (metrologia, umismatica,
araldica).
Esistono infine: una Scuola di specializzazione in Diplomatica
e archivistica (di
durata biennale) istituita presso l'Università
di Bari e la Scuola Vaticana di Paleografia Diplomatica
e Archivistica, riservata a laureati (in qualunque indirizzo)
in possesso di un'ottima conoscenza del latino - ha
predisposto due corsi, uno di
durata annuale, l'altro biennale.
Anche per chi già opera nel settore esistono
occasioni di perfezionamento e approfondimento come
quelli offerti dall'Associazione professionale di categoria
(ANAI - Associazione Nazionale Archivisti Italiani)
che organizza convegni e seminari di formazione per
queste figure professionali.
Per quanto riguarda il percorso professionale, le assunzioni
nell'amministrazione
statale sono legate a concorsi pubblici per titoli ed
esami e i requisiti per accedere
ad un Archivio di Stato nel profilo "Archivista
di Stato" (VII qualifica funzionale)
sono:
·
il possesso del diploma di laurea in Lettere o Filosofia
o Giurisprudenza o
Scienze politiche o Economia e commercio, Scienze statistiche
e attuariali e
altre equiparate;
· la conoscenza approfondita del latino;
· la conoscenza di una lingua straniera.
Oltre ai requisiti indicati, per l'accesso o il passaggio
al profilo di Archivista di
Stato ricercatore storico scientifico (VIII qualifica
funzionale) è richiesto:
·
il possesso del diploma di Archivistica, paleografiche
e diplomatica di livello
universitario a conclusione di un corso di durata almeno
biennale;
· la conoscenza approfondita di una lingua antica
(oltre al latino) a scelta tra:
greco, arabo, francese, tedesco, catalano, spagnolo,
serbo-croato;
· la conoscenza più approfondita di una
lingua straniera.
Per l'Amministrazione statale il percorso di carriera
è definito dai canali e dai
meccanismi di mobilità verticale previsti per
legge e sui quali si innestano le motivazioni e le capacità
personali. Si accede, normalmente, con la qualifica
di Archivista di Stato (VII qualifica funzionale) e
si procede con l'inquadramento nella
VIII e poi nella IX.
Per quanto riguarda il lavoro autonomo o semiautonomo
la capacità imprenditoriale, oltre al bagaglio
di competenze, rappresentano la principale risorsa.
6.
Tendenze occupazionali
Il
numero di Archivisti di Stato nel 1995 ammontava a 392
unità, mentre non sono
noti i livelli occupazionali nel resto del settore pubblico
e in quello privato.
Tuttavia le leggi 241 e 142 del 1990 impongono agli
enti pubblici - di ogni tipo
e a qualunque livello - di rendere accessibili i documenti
prodotti. Questo obbliga
quindi alla creazione di archivi non solo correnti,
come quelli già normalmente
presenti, ma anche di deposito e storici e richiederà,
nei prossimi anni, l'impiego
di personale specializzato per la loro gestione. Tutto
ciò fa prevedere che, se
applicate, queste norme potrebbero condurre alla creazione
di migliaia di nuovi
posti di lavoro (tanti quanti sono, per lo meno, gli
enti interessati) per queste figure
professionali.
7.
Figure professionali prossime
Bibliotecario.
Fonti
Relative
alla preparazione professionale
· Scuola per archivisti, istituita dall'Università
di Bologna presso la sede decentrata
di Ravenna;
· Scuola speciale per archivisti e bibliotecari
istituita presso l'Università di Roma
"La Sapienza";
· Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica
presenti presso 17 Archivi di
Stato;
· Scuola di specializzazione in Diplomatica e
archivistica presso l'Università di
Bari;
· Scuola vaticana di biblioteconomia (Roma):
corso annuale di archivistica; corso
biennale di paleografia, diplomatica e archivistica;
corso di paleografia e
codicologia greca;
· Cassino, Scuola di specializzazione per conservatori
di beni archivistici e librari
della civiltà medievale, presso l'Università
degli studi di Cassino.
Relative allo status professionale:
· L'ANAI (Associazione nazionale Archivisti italiani)
ha sede in via Guido d'Arezzo
- Roma.
Le Università che hanno attivato specifici corsi
di laurea e scuole di specializzazione possono fornire
informazioni sui criteri di ammissione, la durata, gli
insegnamenti previsti, ecc. Il Ministero dei beni culturali
ed ambientali ha allestito un sito Internet (http://www.beniculturali.it)
che presenta organizzazione, compiti e
funzioni del Ministero e permette l'accesso ad un motore
di ricerca specifico per
il settore. E' utile consultare anche il sito del Ministero
dell'Università e della ricerca
scientifica e tecnologica (http://www.murst.it) che
fornisce, tra i vari servizi,
gli indirizzi Internet di tutti gli atenei italiani.
L'Associazione nazionale archivistica italiana (sede
di Roma in via Guido d'Arezzo)
ha un sito Internet (http://soalinux.comune.firenze.it/anai)
che offre informazioni
sulle attività dell'associazione, pubblicazioni
on-line ed altre notizie utili.
All'indirizzo http://wwwdou.ing.uniroma1.ir/cnba sono
presentate le risorse in
rete di maggiore interesse per bibliotecari e archivisti
(risorse italiane e internazionali, associazioni di
categoria, liste di discussione, ecc.). Un altro sito
di estrema rilevanza è quello della AIB (Associazione
italiana biblioteche)
http://www.aib.it/ che permette, tra i diversi servizi
offerti, di accedere ad informazioni precise sulla formazione
per gli archivisti ed i bibliotecari e di collegarsi
alle università ed istituti interessati.
Fonte:
pubblicazioni Isfol
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