Definizione
del tipo di occupazione
La
costante crescita economica del nostro Paese ha richiesto
un adeguamento dei sistemi finanziari come mezzo di
supporto indispensabile allo sviluppo. L'elevata sofisticazione
raggiunta dal settore pone gli operatori finanziari
di fronte a richieste sempre più complesse ed
a scelte da effettuarsi in tempi brevissimi. Inoltre,
il risparmiatore ha acquisito, consapevolezza e richiede
trasparenti e rigorose informazioni e il settore finanziario
deve offrire, appunto, comprensibilità e accessibilità
precedentemente ignorate. In tal senso l'analisi finanziaria,
in quanto sintesi di un processo valutativo complesso,
si pone come elemento di chiarezza e come supporto alle
decisioni di carattere finanziario. Questa figura professionale
è presente in numerosi Paesi europei e negli
USA, ed anzi, è proprio negli Stati Uniti che
viene costituita nel 1947 la F.A.F., Financial Analyst
Federation, che raggruppa numerose associazioni. In
Europa la creazione della federazione risale agli anni
'60, e la denominazione è F.E.A.A.F., Association
d'Analyste Financiaires. L'analista finanziario studia
e analizza il bilancio dell'azienda per stabilire lo
stato di salute, definirne la struttura, la redditività
e valutare le prospettive economiche dell'impresa stessa.
L'A.F. e 'dunque l'esperto che indirizza l'impresa per
la pianificazione delle attività finanziarie.
Per queste finalità l'Analista Finanziario deve
raccogliere il maggior numero di informazioni, e valutare
correttamente i valori mobiliari, soprattutto azioni,
ma anche obbligazioni e altri titoli il cui valore è
in qualche modo collegato all'attività d'impresa.
Partendo dallo studio dei materiali informativi a sua
disposizione, egli deve procedere alla loro elaborazione
e, mediante un'analisi interpretativa formulare un giudizio
proiettato nel futuro, sul valore della società
e sulle relative opportunità d'investimento.
L'esperto o l'A.F. - esterno o interno alle imprese
- è una figura professionale che deve sintetizzare
e filtrare segmenti operativi, e quindi le sue competenze
risultano essere numerose. Le più rilevanti sono:
- fornire indicazioni sul costo del denaro; - essere
a conoscenza delle disposizioni sui mutui e le agevolazioni
fiscali; - agire per l'ottenimento dei crediti e gestirli;
- leggere ed interpretare i bilanci; - effettuare indagini
sulla clientela e sui mercati; - effettuare indagini
sulle fonti di finanziamento interne ed esterne; - curare
i rapporti con gli istituti di credito; - controllare
l'impiego della liquidità; - conoscere gli adempimenti
di natura fiscale, societaria; - conoscere ed aggiornarsi
sulla legislazione fiscale - tributaria e doganale al
fine di assicurarne l'osservazione corretta. Esistono
peraltro specializzazioni che prevedono una particolare
figura di analista finanziario, come l'analista esperto
in borsa, l'analista esperto in reddito fisso e finanziario
e l'analista valutano, dei cambi. L'attività
dell'analista comprende, inoltre, competenze che riguardano
la organizzazione degli uffici, e l'impostazione delle
procedure amministrative e di tutto quello che si chiama
il "back office" amministrativo.
Situazione-Tipo
di lavoro
Questa
attività nelle sue specificazioni è praticata
prevalentemente sotto forma di lavoro dipendente. Esistono,
comunque, spazi non trascurabili di esercizio libero-
professionale come operatori nel campo della consulenza
finanziaria, al servizio delle imprese sia pubbliche
che private. L'A.F. lavora per le società che
hanno a che fare con il mercato mobiliare, quindi presso
società finanziarie, società di gestione
di fondi di investimento presso le banche, nelle società
assicurative e quelle fiduciarie, e presso agenti di
cambio, il lavoro dell'A.F. si svolge prevalentemente
all'interno di un ufficio, con orari che hanno però
ritmi particolari, in quanto l'attività dell'A.F.
è soprattutto orientata allo studio di casi particolari
e all'aggiornamento. Non può sottostare perciò
a ritmi prestabiliti. L'analista per compiere al meglio
il suo lavoro si deve avvalere di una struttura organizzativa
che gli garantisca figure professionali di supporto,
come gli analisti junior, i quali hanno il compito di
raccogliere e organizzare la documentazione sulla quale
poi l'analista tratteggia le condizioni di salute dell'azienda
o della società finanziaria presa in esame.
Le figure professionali con le quali l'Analista Finanziario
viene a contatto più di frequente sono gli operatori
in borsa, e gli esperti EDP. All'interno della struttura
nella quale è eventualmente inserito l'A.F. si
colloca nei livelli direttivi e dipende direttamente
dalla direzione dell'impresa ed a questa fa riferimento
alla conclusione delle sue analisi.
Requisiti
per l'accesso al ruolo
La
qualità attitudinale che deve possedere chi pratica
l'analisi finanziaria è soprattutto la capacità
di sintesi, indispensabile per formulare interpretazioni
rigorose dell'insieme delle informazioni raccolte. A
questa vanno aggiunte qualità di fondo come la
capacità di studio e approfondimento assieme
alla capacità organizzativa.
Nello svolgimento del suo lavoro, fatto di precise analisi
dei bilanci sociali e di studi sugli andamenti finanziari
delle aziende e sui mercati finanziari, l'Analista si
avvale di numerose discipline come la contabilità,
il diritto, la statistica, l'econometria, le tecniche
commerciali e le tecnologie industriali. La preparazione
di base richiesta fa riferimento a discipline di carattere
economico, giuridico e finanziario relative all'attività
creditizia ed alla disciplina specifica di analisi finanziaria,
di cui esiste anche la docenza universitaria nelle facoltà
di Economia e Commercio.
Ulteriori competenze richieste si riferiscono a conoscenze
di carattere ragionieristico, di politica monetaria,
di marketing, di organizzazione e di tecnica aziendale,
I titoli di studio più idonei sono quindi ad
orientamento economico, a partire dal diploma di ragioneria
fino alla laurea in Economia e Commercio. Esistono,
inoltre, corsi di specializzazione presso l'Università
Cattolica e l'Università Bocconi di Milano, alla
L.U.I.S.S. di Roma e presso centri di formazione manageriale
come l'lpsoa ed altri. Nel nostro Paese la via consuetudinaria
per accedere alla professione è quella di lavorare
presso società di certificazione e di revisione
di bilancio, organismi di tipo finanziario, banche (uffici
studi, uffici fidi e titoli), società finanziarie,
fondi di investimento e presso agenti di cambio. Essendo
quella dell'A.F. una professione in continua evoluzione
sono sempre necessari momenti di incontro e di aggiornamento
su tutto ciò che succede sul mercato finanziario
sia in Italia che all'estero. Al preciso scopo di aggiornamento
informativo l'A.l.A.F. organizza numerosi corsi sulle
tecniche di analisi finanziaria in collegamento con
gli organismi internazionali di categoria.
Prospettive
di carriera
Le
prospettive di carriera dipendono dalle aziende in cui
l'A.F. è inserito e dalle capacità del
singolo individuo. Si entra nelle aziende in qualità
di collaboratore generico di un'analista, poi si accede
alla qualifica di analista junior, successivamente di
senior ed infine di analista-manager. Si possono verificare
opportunità di impieghi diversi nel settore dell'informazione
finanziaria, come esperti, ed anche nei settori della
ricerca o dell'insegnamento.
Il lavoro autonomo si può considerare come un
punto di arrivo; questo si può verificare solamente
quando si sia fatta esperienza presso grandi organizzazioni
finanziarie. Esistono, peraltro, opportunità
di spostamento verso altre attività come quella
dell'agente di cambio, oppure in qualità di dirigenti
di società di credito.
Professioni
simili e correlate
Le
figure professionali che integrano l'operato dell'A.F.
sono principalmente il direttore amministrativo, il
direttore finanziario e il fiscalista dell'impresa.
Situazione
occupazionale e previsioni a medio termine
Benché
la stima degli occupati sia abbastanza difficoltosa,
si può azzardare una stima di 1.000 addetti per
questa professione. Si registra, per gli A.F. l'assoluta
prevalenza di occupati di sesso maschile. Nel medio
periodo, si prevede che la richiesta di mercato sarà
molto elevata e che saranno necessari 5.000 nuovi specialisti.
Le zone che registrano la più consistente presenza
di A.F. sono identificabili nelle zone di Milano, Torino
e Roma.
Fonti
di informazioni
AIAF,
via San Vittore al Teatro, i Milano - Tel. 02/874936
SDA - Università Bocconi, Milano.
Fonte:
www.regione.lazio.it
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