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REGISTA MULTIMEDIALE

 
1. Definizione
L'editoria multimediale è un fenomeno assai recente: soltanto agli inizi degli anni'90 le tecnologie necessarie alla fruizione dei prodotti multimediali hanno cominciato ad essere disponibili a prezzi accettabili anche per i personal computerdomestici, la cui diffusione è nel frattempo fortemente aumentata. Ad una produzione già consolidata e diversificata di CD professionali rivolta ad operatori specializzati si è negli ultimi anni affiancata una ricca offerta di CD concepiti e realizzati per le famiglie, che rappresentano oggi il mercato più promettente per questo genere di prodotti.
Il regista multimediale è il responsabile dell'ideazione e della realizzazione della rappresentazione di un soggetto nel "linguaggio" del multimedia, così come il regista cinematografico lo è per la trasposizione filmica di un soggetto .La figura del regista multimediale non deve essere confusa, come accade, con quella dell'autore dei contenuti o dell'autore scientifico in un'accezione più ristretta. Questi, analogamente allo sceneggiatore nel caso del cinema, hanno il compito di redigere i testi (ma anche di ideare e realizzare gli elementi non testuali) che dal regista multimediale devono essere opportunamente adattati. Nella prassi i due ruoli divergono progressivamente: sono sempre più rari i casi in cui il regista multimediale si occupa anche della redazione dei testi .
Nell'ambito dell'editoria multimediale quella del regista è una figura chiave, la cui principale funzione è l'organizzazione multimediale ed ipertestuale dei contenuti di un determinato database . Queste due caratteristiche rappresentano infatti le peculiarità del prodotto multimediale, che lo distinguono - ad esempio - da un film (che ha una struttura lineare), o da un libro (che ha solo contenuti testuali o grafici).
I suoi compiti essenziali sono:
· la progettazione degli aspetti strutturali e comunicativi dell'opera
· la pianificazione delle risorse e dei tempi da impiegare nell'ambito di vincoli
tecnici ed economici dati
· il coordinamento e il controllo della fase di realizzazione dell'opera.


2. Attività e compiti principali

In concreto, il regista multimediale interviene in tutte le fasi della realizzazione
di un'opera, dalla progettazione alla post-produzione, con un peso via via decrescente.
Attraverso le diverse fasi della produzione di un CD rom è possibile descrivere i principali compiti di questa figura.
· La fase del logic design dell'opera rappresenta l'attività più impegnativa e qualificante svolta dal regista multimediale , che ne definisce in piena autonomia , ma con l'ausilio costante dei collaboratori, le scelte artistiche e tecniche .
· Dopo aver formato un gruppo di lavoro adatto e aver definito i compiti di ognuno, il regista multimediale coordina la fase di pre-produzione ovvero la realizzazione dei contenuti testuali, grafici, animati, sonori che confluiscono nell'opera, verificando la conformità dei prodotti con il progetto.
· Nella successiva fase dell'assemblaggio multimediale, il regista ha fondamentalmente la funzione di controllare la corrispondenza dei link ipermediali messi in opera con le logiche di interfaccia definite nel progetto.
Inoltre, i compiti e le responsabilità del regista si possono ampliare - rispetto a quelli essenziali appena descritti - nel senso di una sua maggiore partecipazione sia agli aspetti strategici e gestionali dell'azienda sia alle specifiche attività di produzione dell'opera.

· Nella stesura del concept , il regista multimediale può essere coinvolto nella
definizione del soggetto e nell'individuazione del pubblico a cui si rivolge il prodotto, così come nella stesura delle linee guida da seguire nella realizzazione dell'opera. In questa stessa fase possono essergli richieste valutazioni sulla fattibilità economico-produttiva del progetto ai fini della messa a punto del budget.
· Il ruolo essenziale che il regista assume nell'organizzazione e nel coordinamento
riguarda naturalmente anche la scelta del gruppo di lavoro. In rapporto a ciò, il regista può fornire un contributo competente alle politiche di gestione delle risorse umane dell'editore, attraverso valutazioni ed indicazioni relative al personale interno così come ai collaboratori esterni.
· In alcuni casi (sempre meno frequenti, come si è visto) il regista può essere anche autore di parte dei contenuti, o del soggetto dell'opera e farsene egli stesso promotore.


3. Situazione di lavoro

Il regista multimediale non deve necessariamente essere legato alla casa editrice da un rapporto di dipendenza . Di fatto, non pochi registi sono liberi professionisti che collaborano in forma più o meno continuativa con diversi editori. Anche quando dipendente gode comunque di un'ampia autonomia operativa e, ancor più creativa .
In particolare, la prima fase (quella della messa a punto del logic design) è gestita
di norma dal regista con piena libertà creativa ed organizzativa, sempre però nei limiti dettati dal concept, dal budget a disposizione e dai vincoli tecnici (ad esempio la capienza del CD rom). Del prodotto del logic design il regista risponde, in pratica, direttamente all'editore .
Nelle successive fasi della produzione il regista svolge ancora una funzione creativa (specialmente nella pre-produzione), ma soprattutto esercita un controllo sul prodotto dei suoi collaboratori (gli autori, l'art director, il grafico, l'esperto informatico e tutte le figure che la natura dell'opera e l'organizzazione dell'azienda rendono necessarie), in un rapporto dialettico con il producer che rappresenta gli interessi dell'editore in termini di rispetto dei tempi e del budget.
Comunque sia organizzato il lavoro all'interno della casa editrice (e i modelli organizzativi adottati sono davvero molto variabili tra azienda ed azienda, così come del resto i profili professionali) il regista multimediale assume un ruolo centrale ed entra per questo motivo in contatto diretto praticamente con tutte le figure caratteristiche del comparto .
Con l'editore e con chi lo rappresenta più direttamente (come il direttore editoriale, il marketing director e il producer) si instaurano rapporti dialettici , potenzialmente conflittuali. Negli altri casi si tratta di rapporti in cui il regista multimediale svolge un ruolo di direzione e di coordinamento, pur nel rispetto dell'autonomia e delle competenze specifiche di ciascuna figura.
Con l'art director, gli autori scientifici e gli eventuali registi dei singoli contenuti, i rapporti assumono un maggior carattere consulenziale e sono naturalmente più
episodici, secondo le esigenze di ciascuna opera. Più organici, e caratterizzati da
un maggiore grado di controllo da parte del regista, sono invece i rapporti con le
figure tecniche come il software engineer, l'addetto al database dei contenuti, il montatore, l'editor, il grafico illustratore. Talora il regista si serve, specialmente nella fase del logic design, di un aiuto, a tutti gli effetti ad esso subordinato.
Anche quando il regista sia un libero professionista l'ambiente di lavoro è principalmente quello della redazione del committente, poiché lo sviluppo di un'opera multimediale è essenzialmente un lavoro di gruppo e di integrazione di competenze differenti.
Il compenso del regista multimediale può variare considerevolmente in considerazione della sua esperienza, della natura del rapporto di collaborazione, delle caratteristiche dell'opera, delle condizioni operative, del supporto della struttura della casa editrice.
A titolo orientativo si può dire che, per un rapporto di collaborazione con un regista
già affermato e comunque di provata capacità, possono essere corrisposte dalle 300 alle 500 mila lire lorde al giorno . In caso di rapporti di dipendenza le retribuzioni nette possono variare tra i 4 e i 5 milioni al mese .
Più raramente il pagamento è pattuito a corpo, e ciò avviene quando il regista, d'accordo con la casa editrice può o vuole sviluppare il titolo con un buon grado di autonomia. In questo caso un titolo può essere pagato , orientativamente, tra i 10 e i 30 milioni.
Nel caso in cui il concept stesso sia stato sviluppato autonomamente dal regista
e sia stato successivamente proposto all'editore, può essere pattuito un compenso
commisurato, almeno in parte, alle vendite dell'opera (eventualmente da scontare
da un congruo anticipo).

4. Competenze necessarie

In termini strettamente tecnologici il prodotto multimediale è il frutto di una complessa programmazione per mezzo di software appositi di elementi testuali, sonori, visuali previamente digitalizzati. Al regista multimediale è richiesto di conoscere di queste tecnologie e tuttavia non ne deve necessariamente essere un profondo esperto .
Analogamente, con riferimento ai contenuti, non occorre affatto che il regista multimediale sia un esperto nella materia trattata nell'opera - che può variare considerevolmente tra un incarico e l'altro - occorre tuttavia che ne afferri i rudimenti necessari a rappresentarla in maniera comprensibile al pubblico cui è rivolta.
Ancora, l'estro artistico non è un requisito essenziale per il regista multimediale, posto che le scelte più squisitamente stilistiche competono all'art director, mentre una certa sensibilità artistica è indubbiamente richiesta per valutare tali scelte.
Due sono, invece, i requisiti assolutamente irrinunciabili: la capacità organizzativa
e la creatività .
La prima la si deve intendere con riferimento tanto agli "oggetti" quanto alle persone: l'abilità di classificare i diversi elementi del database contenuti e di generare una struttura logica multidimensionale che li accolga e li colleghi riguarda all'essenza stessa del prodotto multimediale; la capacità di coordinare il lavoro di una squadra di professionisti di diversa cultura ed estrazione, l'attitudine a delegare, sono presupposti essenziali per la conduzione del processo produttivo.
La creatività è necessaria in considerazione della varietà dei temi, dei destinatari, dei linguaggi che il regista deve affrontare con l'obiettivo di creare un prodotto nuovo e diverso ad ogni incarico .
La tipologia dell'opera da realizzare influisce inoltre sugli ulteriori requisiti che il regista deve possedere:
· nel caso dei cd reference l'architettura logica assume rilievo primario: è necessario pertanto possedere una spiccata capacità di analizzare ed organizzare il database dei contenuti e può risultare di grande aiuto una buona conoscenza del software di programmazione ipermediale;
· per gli adventure il fattore di successo è la qualità e l'originalità delle invenzioni: una creatività fertile ed una buona sensibilità registica rappresentano ottimi presupposti per ideare, raccontare e rappresentare "storie" sempre nuove ed avvincenti;
· i prodotti di "edutainment" contemperano le esigenze di una struttura rigorosa e di una freschezza che mantenga desta l'attenzione: la capacità organizzativa e la creatività si devono sposare ad una buona conoscenza dell'argomento ed a capacità didattico-divulgative .


5. Percorsi professionali, formazione e titoli richiesti

La figura del regista multimediale rappresenta il punto di arrivo di un percorso evolutivo ancora ben poco standardizzato . Ciò è dovuto in parte alla brevità della storia della professione, così come del comparto dell'editoria elettronica in generale e, per altra parte, all'oggettiva mancanza di punti di riferimento consolidati nel percorso di carriera .
Soltanto da pochi anni esistono corsi di formazione (finanziati dall'FSE) per "operatori multimediali" , spesso organizzati e promossi dalle stesse case editrici, che rappresentano una via d'accesso privilegiata alle diverse professioni dell'editoria elettronica.
In termini di formazione di base, il regista multimediale deve preferibilmente avere una cultura ed un'istruzione di livello universitario , meglio se a carattere umanistico : per la varietà degli argomenti che un regista multimediale può affrontare nel corso della sua carriera la multidisciplinarità delle competenze e, in senso generale, dell'approccio culturale, è in genere preferibile alla specializzazione, che si addice invece all'autore dei contenuti.
Come spesso accade per le figure nuove, anche in questo caso si approda alla professione spesso provenendo da ruoli contigui per competenze e/o mansioni: ad esperti informatici (più raramente e con risultati non sempre soddisfacenti) e ad autori dei contenuti (più spesso, specialmente per opere a carattere didattico e divulgativo) è frequentemente affidato l'incarico di curare nella loro globalità la realizzazione di opere multimediali. Sono tuttavia esperienze destinate ad avere seguito positivo soltanto se affrontate con un approccio che riconosca e valorizzi
la specificità e la complessità dell'opera , e non - come avviene talora - con le sole competenze tematiche o informatiche. A ciò sembrano mediamente più inclini coloro che hanno precedentemente maturato un'esperienza professionale di organizzazione dei contenuti: registi (cinematografici, televisivi, radiofonici …)e
capiredattori (meglio se di editoria libraria), che rappresentano infatti una quota considerevole degli attuali registi multimediali.
Tra le professioni "multimediali" quella più vicina al regista è tuttavia l'aiuto designer, che consente di seguire da vicino, in tutta la loro complessità, il lavoro del regista nella fase del logic design. Perciò rappresenta spesso una tappa assai importante per l'acquisizione dell'esperienza necessaria a sviluppare un titolo sotto la propria responsabilità.
Pur rappresentando l'apice di un percorso professionale di elevata qualificazione ed esperienza, la figura del regista multimediale non è necessariamente l'ultimo approdo di una carriera nell'editoria elettronica: ulteriore sbocco può essere rappresentato dalla figura di direttore editoriale , ricoperta eventualmente anche in forma non esclusiva.

6. Tendenze occupazionali

Le sue future prospettive di impiego del regista multimediale sono inevitabilmente legate alle sorti del mercato dei prodotti multimediali , in costante espansione sin dalla sua nascita e, prevedibilmente, ancora lontano dalla maturità.
Attualmente operano in Italia poche decine di aziende editoriali multimediali che incontrano difficoltà non trascurabili a reperire i registi necessari a sviluppare i titoli che un mercato sempre più articolato ed esteso è pronto a recepire .
I tassi di incremento del mercato previsti per i prossimi anni sono ancora a due cifre, specialmente nel segmento di prodotti destinati alle famiglie. In aggiunta a ciò si consideri che soltanto una quota molto esigua dei titoli attualmente disponibili sul mercato è di produzione nazionale, e che, perciò, vi sono ancora ampi spazi di sviluppo per i prodotti italiani.


7. Figure professionali prossime

Secondo il tipo di prodotto realizzato (reference, adventure, edutainment) le figure prossime si possono trovare nell'area informatica (software engineer), nell'area gestione database (database manager), nell'area creativa (art director o regista di altro media) o nell'area dei contenuti (autore dei testi, redattore). Si tratta di figure che, secondo le esigenze possono avvicinarsi, e persino fondersi, con quel la del regista, che però conserva la prerogativa principale che ne distingue il ruolo,ovvero la progettazione e la direzione .
In questo senso, le affinità maggiori si possono trovare tra i registi di altri media complessi, come il cinema o la televisione.


8. Profili formali correlati alla figura tipo

Questa figura, in considerazione delle sue essenziali funzioni di organizzazione e coordinamento di contenuti e risorse, può essere omologata al regista cinematografico o al producer televisivo.

9. Fonti

Indirizzi web
Alice.it: http://www.alice.it/ E' il sito italiano più completo e aggiornato del momento
sul mondo dell'editoria.
Biblionet.it : http://www.eureka.it/biblionet/ Riporta servizi di vario genere, informazioni, notizie, aggiornamenti ed altro.
ISFOL: http://www.isfol.it/s_orfeo.htm. Il sistema informativo Orfeo contiene utili
informazioni su professioni e formazione professionale.

Corsi di formazione
CSG Education, Via S. Pietro dell'Orto 17, Milano, tel. 02-76003898, fax 02-
76003928. E' la segreteria organizzativa di corsi di management nelle imprese
editoriali, editoria multimediale, gestione e qualità della produzione grafica e di
corsi "da redattore a editor".
CTM (Centro Telematico Multimediale) , c/o Enfap, Via Pestalozzi 18, Milano,
tel.02-89125858, fax 02-89126032. Master per editor multimediale.
CSEA, Via Stefano Tempia 6, Torino, tel. 011-2221711. Corsi di formazione specificiper il settore dell'editoria.

Associazioni di categoria
AIE (Associazione Italiana Editori) Via delle Erbe 2, Milano, tel. 02-86463091-2-
3, fax 02-8901863.
AIPE (Associazione Italiana Piccoli Editori) Corso Concordia 10, Milano, tel. 02-
76002670, fax 02-7601393.
ANEE (Associazione Nazionale Editoria Elettronica) Piazza Maria Adelaide di Savoia
1, Milano, tel./fax 02-2047410.
Presidenza del Consiglio dei Ministri, DIE (Dipartimento per l'Informazione e l'E-ditoria)
Via Po 14, Roma, numero verde 1678-67093.
Assessorati regionali alla formazione professionale , presso i quali è possibile reperire tutte le indicazioni di dettaglio sui corsi attivati nella regione di appartenenza.

Fiere
Milia di Cannes: febbraio. Il Milia, mercato internazionale dell'editoria e dei nuovi
media, è l'incontro più importante in Europa per la nascente industria dai contenuti
multimediali
Indirizzo Internet: http://www. reedmidem.milia.com/

Riviste di settore
L ' E d i t o r e . Mensile di informazione e di documentazione. Editore: Gutenberg 2000
- Direttore responsabile: Giovanni Giovannini.
Giornale della Libreria . Rivista bibliografica di informazione dell'editoria. Organo
Ufficiale dell'AIE. Mensile. Editore: Editrice Bibliografica - Direttore responsabile:
Giancarla Mursia.


Libri
Trovar lavoro in editoria Giuliana Barzon - Patrizia Bertini - Stefania Sordi, Editrice Bibliografica, 1997.
Bit e parole - giornali elettronici, Internet, CD rom, on line, TV interattiva Cesare Protettì, Gutemberg 2000, 1995
Il mercato dell'editoria multimediale, Anee, Guerini e ass:, Milano, 1998
La nuova economia del libro: le professioni dell'editoria multimediale a cura di
Matilde Marandola e Pierfrancesco Attanasio (in uscita)

Fonte: pubblicazioni Isfol

 
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