LEGGERE L'ECONOMIA LOCALE
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Addetto alla contabilitą generale
Addetto alla contabilitą industriale
Addetto alla lavorazione del pesce
Addetto alla vendita  (Commesso)
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Analista programmatore
Analista sistemista
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Corniciaio
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Documentalista on-line
 
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Manutentore elettronico
Manutentore meccanico
Mobiliere
Montatore – installatore
 
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Progettista e controllore di rete
Progettista hardware e software
Programmatore turistico
 
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Responsabile area utenza informatica
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Responsabile di contabilitą
Responsabile di progetto (Informatico)
Responsabile paghe e contributi
Responsabile sviluppo software e manutenzione applicazioni
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Tecnico aeronautico
Tecnico di amministrazione del personale
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Webmaster
ADDETTO CONTABILITÀ GENERALE

 
Definizione del tipo di occupazione

La figura dell'addetto alla contabilità generale rappresenta la posizione professionale più comune e generalizzata nell'ambito delle attività amministrative. Infatti non esiste unità organizzativa, pubblica o privata, grande o piccola, di qualunque settore, che non sia tenuta per esigenze di gestione e per obbligo di legge a tenere un sistema di registrazioni contabili relative alle transazioni economiche effettuate nella realizzazione dei propri scopi istituzionali.
Può accadere che alcune unità aziendali molto piccole deleghino a strutture esterne la tenuta delle scritture contabili, ma in ogni caso all'interno occorre avere qualche forma di registrazione amministrativa.
La figura del contabile ha quindi alle spalle una lunga tradizione e rappresenta la matrice dalla quale sono sorte, attraverso un lungo processo di differenziazione, l'attuale gamma di figure specialistiche nel campo dell'amministrazione e della finanza aziendale. L'attuale configurazione dell'addetto alla contabilità generale è quella di una figura che, da sola o più frequentemente all'interno di un gruppo di colleghi, sotto la supervisione di un responsabile della contabilità, provvede alla registrazione di tutte le transazioni economiche (acquisti, vendite, incassi, pagamenti, apertura e estinzione di crediti e debiti, ecc.) che riguardano l'impresa nel suo complesso.
Tali registrazioni avvengono in maniera sistematica, sulla base di un piano dei conti, che funziona sulla logica della partita doppia. Le registrazioni si effettuano utilizzando una serie di documenti previsti dalla normativa civilistica e tributaria e che sono i seguenti:

· il libro giornale;
· il libro mastro;
· il libro degli inventari;
· il registro dei beni ammortizzabili
· il registro del magazzino.

Tutti questi documenti, escluso l'ultimo, devono essere vidimati annualmente da un apposito ufficio o da un notaio. Accanto a questi documenti obbligatori la tenuta della contabilità implica la tenuta di scritture contabili interne, che servono ad una prima registrazione dei fatti economici, e che hanno solo valore interno.
Il tipo di registrazione più diffuso, in genere tenuto dallo stesso addetto contabile è la cosiddetta "prima nota di cassa" che funziona da brogliaccio per le successive annotazioni sul giornale. Compito dell'addetto è quello di raccogliere le informazioni dai vari uffici che realizzano le transazioni; provvedere alla loro classificazione per natura e per competenza generale; effettuare l'imputazione sui conti di competenza di ogni operazione. Tutti i movimenti sono registrati sulla base del valore monetario della transazione, avendo come riferimento l'intera azienda, senza cioè occuparsi di attribuire i vari movimenti alle diverse aree aziendali che li hanno generati.
Periodicamente l'addetto effettua il saldo dei conti, cioè confronta il dare con l'avere ed evidenzia la posizione, attiva o passiva, di ogni conto.
In ogni momento la somma delle registrazioni in dare e in avere deve essere equivalente.
Scopo di questa attività è fornire in ogni momento la posizione complessiva dell'azienda rispetto all'oggetto di ogni singolo conto (cassa, capitale sociale, crediti, debiti, banche, ecc.). Inoltre dalla contabilità generale deriva direttamente la compilazione del bilancio di esercizio, sulla cui base si determina l'imponibile per la dichiarazione dei redditi. Inoltre la contabilità generale serve a determinare il livello dell'Iva dovuta dall'impresa allo Stato.
La complessità delle operazioni da registrare cresce abitualmente con la dimensione aziendale. Attualmente nella maggior parte delle organizzazioni, e sicuramente in quelle più grandi, buona parte del flusso informativo relativo alla contabilità è gestito mediante il ricorso all'elaborazione automatica dei dati, che riduce enormemente l'attività di raccolta; trascrizione, elaborazione delle informazioni, e modifica significativamente i compiti degli addetti, sottolineando i compiti di controllo rispetto a quelli di semplice registrazione. L'inserimento in azienda del neo-assunto può avvenire in una qualsiasi posizione dell'Area amministrativa (contabilità generale e analitica, paghe e contributi, fatturazione, ecc.), in ruoli di tipo esecutivo, spesso affiancati da addetti esperti. Successivamente avviene un processo di specializzazione su una delle attività dell'Area, specializzazione più o meno ampia in base alla struttura organizzativa dell'azienda.
Sono sempre possibili spostamenti da un tipo di attività ad un'altra, data la base comune di conoscenze e di esperienze richieste.
Nei casi in cui esistano unità organizzative numerose è possibile arrivare a ricoprire ruoli di capo-ufficio, con responsabilità di coordinamento e di controllo su altri addetti. Verso l'esterno è possibile o muoversi verso altre aziende che offrano situazioni più soddisfacenti, data la sostanziale uniformità delle tecniche contabili o verso attività esterne, come consulenti amministrativi.

Situazione-Tipo di lavoro

L'addetto alla contabilità generale può essere tanto un dipendente che un consulente esterno. Nel primo caso il suo lavoro si svolge nell'ambito dell'ufficio amministrativo, alle dipendenze di un responsabile della contabilità, che nelle piccole imprese può essere lo stesso titolare o una figura ad esso vicina. Nelle grandi organizzazioni il lavoro risulta più parcellizzato ed è svolto secondo procedure standardizzate, con scarsa autonomia ed il ricorso, in caso di situazioni fuori norma, al responsabile diretto.
La presenza femminile è molto elevata all'interno dell'intero settore, e quindi anche per questa mansione. L'orario di lavoro è quello tipico degli uffici, da 6 a 8 ore al giorno per 5 o 6 giorni alla settimana. In questa area professionale per i livelli esecutivi cominciano ad essere diffuse esperienze di lavoro e part-time.
In cambio è necessaria la disponibilità al lavoro straordinario nei momenti di punta, come la chiusura dei bilanci o la presentazione di rendiconti periodici.
Il contabile, nel caso del suo lavoro, ha contratti frequenti con gli addetti alle altre attività amministrative, quali contabilità analitica, fatturazione, addetti alla tesoreria, paghe e contributi. Viceversa sono scarsi i rapporti con interlocutori esterni. Nel caso di una attività svolta come consulente per le imprese il contabile lavora prevalentemente per le piccole e medie imprese, sia come libero professionista, sia come membro di studi professionali.
In questo caso deve avere conoscenze che vanno al di là della semplice contabilità, occupandosi in genere anche di problemi fiscali e di redazione di bilanci.

Requisiti per l'accesso al ruolo

La posizione di contabile richiede in genere una preparazione scolastica nel settore delle tecniche di contabilità quale quella fornita dal diploma di ragioneria o da corsi professionali post-scuola dell'obbligo.

Molto importante è anche una conoscenza di base nell'uso di strumenti informatici, quali personal o terminali, sempre più diffusi in tutte le aziende.
Sul piano delle attitudini personali si richiede precisione nello svolgimento delle operazioni, capacità di applicare correttamente procedure definite e di organizzare sinteticamente i dati su cui lavorare.
Una buona conoscenza dei flussi informativi aziendali, derivante dall'esperienza, permette di intervenire in maniera efficace su eventuali disfunzioni.

Situazione occupazionale e previsioni a medio termine

Anche per questa figura professionale non esistono dati certi, ed è possibile solo fare delle stime di larga massima. Si tratta comunque di una figura molto diffusa, presente in tutte le organizzazioni, per cui si può ritenere che ci si trovi in presenza di 250-300 mila addetti complessivi.

Le previsioni per i prossimi anni sono per una sostanziale stabilità quantitativa in quanto le accresciute esigenze di controllo amministrativo sono controbilanciate dalla sempre più estesa informatizzazione di molti dei compiti.

Fonti di informazione

Corsi e seminari di aggiornamento su argomenti specialistici, di durata variabile sono organizzati dalla Scuola di direzione aziendale della Bocconi di Milano, dall'lpsoa, dalla Scuola di management della Luiss di Roma.

lpsoa - Centro direzionale Milano Fiori, str. 1, PaI. F 6, 20094 Assago - Tel. 02/82476.

Sda Bocconi - Via Scarfatti, 25 -20136 Milano - Tel. 02/83846605-83846606.

Luiss - Scuola di Management - Via Dè Giorgi, 8- 00158 Roma - Tel. 06/4510337.

Inoltre è possibile avere informazioni presso l'Assessorato all'istruzione e alla formazione professionale della propria Regione.

Fonte: www.regione.lazio.it

 
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