Definizione
del tipo di occupazione
La
figura dell'addetto alla contabilità generale
rappresenta la posizione professionale più comune
e generalizzata nell'ambito delle attività amministrative.
Infatti non esiste unità organizzativa, pubblica
o privata, grande o piccola, di qualunque settore, che
non sia tenuta per esigenze di gestione e per obbligo
di legge a tenere un sistema di registrazioni contabili
relative alle transazioni economiche effettuate nella
realizzazione dei propri scopi istituzionali.
Può accadere che alcune unità aziendali
molto piccole deleghino a strutture esterne la tenuta
delle scritture contabili, ma in ogni caso all'interno
occorre avere qualche forma di registrazione amministrativa.
La figura del contabile ha quindi alle spalle una lunga
tradizione e rappresenta la matrice dalla quale sono
sorte, attraverso un lungo processo di differenziazione,
l'attuale gamma di figure specialistiche nel campo dell'amministrazione
e della finanza aziendale. L'attuale configurazione
dell'addetto alla contabilità generale è
quella di una figura che, da sola o più frequentemente
all'interno di un gruppo di colleghi, sotto la supervisione
di un responsabile della contabilità, provvede
alla registrazione di tutte le transazioni economiche
(acquisti, vendite, incassi, pagamenti, apertura e estinzione
di crediti e debiti, ecc.) che riguardano l'impresa
nel suo complesso.
Tali registrazioni avvengono in maniera sistematica,
sulla base di un piano dei conti, che funziona sulla
logica della partita doppia. Le registrazioni si effettuano
utilizzando una serie di documenti previsti dalla normativa
civilistica e tributaria e che sono i seguenti:
·
il libro giornale;
· il libro mastro;
· il libro degli inventari;
· il registro dei beni ammortizzabili
· il registro del magazzino.
Tutti
questi documenti, escluso l'ultimo, devono essere vidimati
annualmente da un apposito ufficio o da un notaio. Accanto
a questi documenti obbligatori la tenuta della contabilità
implica la tenuta di scritture contabili interne, che
servono ad una prima registrazione dei fatti economici,
e che hanno solo valore interno.
Il tipo di registrazione più diffuso, in genere
tenuto dallo stesso addetto contabile è la cosiddetta
"prima nota di cassa" che funziona da brogliaccio
per le successive annotazioni sul giornale. Compito
dell'addetto è quello di raccogliere le informazioni
dai vari uffici che realizzano le transazioni; provvedere
alla loro classificazione per natura e per competenza
generale; effettuare l'imputazione sui conti di competenza
di ogni operazione. Tutti i movimenti sono registrati
sulla base del valore monetario della transazione, avendo
come riferimento l'intera azienda, senza cioè
occuparsi di attribuire i vari movimenti alle diverse
aree aziendali che li hanno generati.
Periodicamente l'addetto effettua il saldo dei conti,
cioè confronta il dare con l'avere ed evidenzia
la posizione, attiva o passiva, di ogni conto.
In ogni momento la somma delle registrazioni in dare
e in avere deve essere equivalente.
Scopo di questa attività è fornire in
ogni momento la posizione complessiva dell'azienda rispetto
all'oggetto di ogni singolo conto (cassa, capitale sociale,
crediti, debiti, banche, ecc.). Inoltre dalla contabilità
generale deriva direttamente la compilazione del bilancio
di esercizio, sulla cui base si determina l'imponibile
per la dichiarazione dei redditi. Inoltre la contabilità
generale serve a determinare il livello dell'Iva dovuta
dall'impresa allo Stato.
La complessità delle operazioni da registrare
cresce abitualmente con la dimensione aziendale. Attualmente
nella maggior parte delle organizzazioni, e sicuramente
in quelle più grandi, buona parte del flusso
informativo relativo alla contabilità è
gestito mediante il ricorso all'elaborazione automatica
dei dati, che riduce enormemente l'attività di
raccolta; trascrizione, elaborazione delle informazioni,
e modifica significativamente i compiti degli addetti,
sottolineando i compiti di controllo rispetto a quelli
di semplice registrazione. L'inserimento in azienda
del neo-assunto può avvenire in una qualsiasi
posizione dell'Area amministrativa (contabilità
generale e analitica, paghe e contributi, fatturazione,
ecc.), in ruoli di tipo esecutivo, spesso affiancati
da addetti esperti. Successivamente avviene un processo
di specializzazione su una delle attività dell'Area,
specializzazione più o meno ampia in base alla
struttura organizzativa dell'azienda.
Sono sempre possibili spostamenti da un tipo di attività
ad un'altra, data la base comune di conoscenze e di
esperienze richieste.
Nei casi in cui esistano unità organizzative
numerose è possibile arrivare a ricoprire ruoli
di capo-ufficio, con responsabilità di coordinamento
e di controllo su altri addetti. Verso l'esterno è
possibile o muoversi verso altre aziende che offrano
situazioni più soddisfacenti, data la sostanziale
uniformità delle tecniche contabili o verso attività
esterne, come consulenti amministrativi.
Situazione-Tipo
di lavoro
L'addetto
alla contabilità generale può essere tanto
un dipendente che un consulente esterno. Nel primo caso
il suo lavoro si svolge nell'ambito dell'ufficio amministrativo,
alle dipendenze di un responsabile della contabilità,
che nelle piccole imprese può essere lo stesso
titolare o una figura ad esso vicina. Nelle grandi organizzazioni
il lavoro risulta più parcellizzato ed è
svolto secondo procedure standardizzate, con scarsa
autonomia ed il ricorso, in caso di situazioni fuori
norma, al responsabile diretto.
La presenza femminile è molto elevata all'interno
dell'intero settore, e quindi anche per questa mansione.
L'orario di lavoro è quello tipico degli uffici,
da 6 a 8 ore al giorno per 5 o 6 giorni alla settimana.
In questa area professionale per i livelli esecutivi
cominciano ad essere diffuse esperienze di lavoro e
part-time.
In cambio è necessaria la disponibilità
al lavoro straordinario nei momenti di punta, come la
chiusura dei bilanci o la presentazione di rendiconti
periodici.
Il contabile, nel caso del suo lavoro, ha contratti
frequenti con gli addetti alle altre attività
amministrative, quali contabilità analitica,
fatturazione, addetti alla tesoreria, paghe e contributi.
Viceversa sono scarsi i rapporti con interlocutori esterni.
Nel caso di una attività svolta come consulente
per le imprese il contabile lavora prevalentemente per
le piccole e medie imprese, sia come libero professionista,
sia come membro di studi professionali.
In questo caso deve avere conoscenze che vanno al di
là della semplice contabilità, occupandosi
in genere anche di problemi fiscali e di redazione di
bilanci.
Requisiti
per l'accesso al ruolo
La
posizione di contabile richiede in genere una preparazione
scolastica nel settore delle tecniche di contabilità
quale quella fornita dal diploma di ragioneria o da
corsi professionali post-scuola dell'obbligo.
Molto importante è anche una conoscenza di base
nell'uso di strumenti informatici, quali personal o
terminali, sempre più diffusi in tutte le aziende.
Sul piano delle attitudini personali si richiede precisione
nello svolgimento delle operazioni, capacità
di applicare correttamente procedure definite e di organizzare
sinteticamente i dati su cui lavorare.
Una buona conoscenza dei flussi informativi aziendali,
derivante dall'esperienza, permette di intervenire in
maniera efficace su eventuali disfunzioni.
Situazione
occupazionale e previsioni a medio termine
Anche
per questa figura professionale non esistono dati certi,
ed è possibile solo fare delle stime di larga
massima. Si tratta comunque di una figura molto diffusa,
presente in tutte le organizzazioni, per cui si può
ritenere che ci si trovi in presenza di 250-300 mila
addetti complessivi.
Le
previsioni per i prossimi anni sono per una sostanziale
stabilità quantitativa in quanto le accresciute
esigenze di controllo amministrativo sono controbilanciate
dalla sempre più estesa informatizzazione di
molti dei compiti.
Fonti
di informazione
Corsi
e seminari di aggiornamento su argomenti specialistici,
di durata variabile sono organizzati dalla Scuola di
direzione aziendale della Bocconi di Milano, dall'lpsoa,
dalla Scuola di management della Luiss di Roma.
lpsoa
- Centro direzionale Milano Fiori, str. 1, PaI. F 6,
20094 Assago - Tel. 02/82476.
Sda
Bocconi - Via Scarfatti, 25 -20136 Milano - Tel. 02/83846605-83846606.
Luiss
- Scuola di Management - Via Dè Giorgi, 8- 00158
Roma - Tel. 06/4510337.
Inoltre
è possibile avere informazioni presso l'Assessorato
all'istruzione e alla formazione professionale della
propria Regione.
Fonte:
www.regione.lazio.it
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