Un
posto a due ruote
Lavoro
sicuro? Si, ma solo se siete motomuniti. Traffico intenso
rappresenta il nemico numero uno per chi lavora a Roma,
o per chi deve spostarsi ogni mattina al di là
del Raccordo. E l'arma per combatterlo è una
sola: due ruote e un parabrezza. Un'arma remunerativa,
tra l'altro. Le cifre parlano chiaro. In città
sono quasi mezzo milione i veicoli circolanti sulle
due ruote. Nei primi nove mesi de! '97, le immatricolazioni
dei motocicli, provincia compresa. sono state più
di 8.200, di cui una buona metà scooter Un dato
che supera del 50 per cento quello dell'anno precedente
(dati Anoma, Milano). Un vero e proprio boom di vendite
a cui hanno contribuito gli incentivi alla rottamazione
voluti dal governo.
E
così in città sono fioriti nuovi mestieri
legati al trasporto e alla consegna sulle due ruote.
Ormai si recapita tutto a domicilio, dai libri, ai fiori,
alle pizze. Non solo con il motorino, ma anche con le
biciclette pur di evitare il traffico ed essere puntuali
ad una consegna. E' esploso il numero delle agenzie
di recapito, più di duecento, con un volume di
affari da capogiro. Si affidano a queste agenzie non
solo singoli privati, per la consegna di un semplice
biglietto di auguri o di una lettera, ma anche grandi
società, studi notarili e legali, atelier di
moda, società editoriali, insomma qualsiasi attività
necessiti di recapitare, in qualunque punto della città
e nel più breve tempo possibile, tutto ciò
che sia trasportabile sulle due ruote.
Esistono per queste società vere e proprie corse
in abbonamento. Ci sono addirittura carnet da cento
consegne a meno di settemila lire l'una, La 'Speedy
Boys", società leader nell'area romana,
conta più di 1600 chiamate giornaliere, al prezzo
medio di tredicimila lire a chiamata. Insieme alle altre
grandi agenzie, come la "Pony Express", la
"Easy Rider' e la "Happy Service" ed
altre più piccole, si spartisce un mercato sempre
in crescita.
Aprire
un agenzia di recapiti? Formalmente niente di più
facile, basta la partita IVA e il benestare della AusI
per l'apertura dell'ufficio. Ma non è tutto oro
quel che luccica. La concorrenza è tanta e agguerrita.
Un investimento iniziale non inferiore ai cinquanta
milioni può non essere sufficiente a conquistare
fette di mercato.
Molte delle grandi agenzie hanno clienti abituali e
coprono il territorio della città in modo capillare.
"Una somma importante dell'investimento deve essere
impiegato nella pubblicità, sotto forma di volantinaggio,
annunci per radio e spazi sui giornali". Questo
consiglia Nicola Paolantoni che, iniziando da niente,
sei anni fa, ha portato la sua 'Happy Service', con
i suoi trenta "Pony" e più di mille
chiamate giornaliere, tra le più importanti agenzie
di recapito della Capitale.
Lavorare
col motorino
Quello
del fattorino sulle due ruote è tra i lavori
meno regolati che si possono intraprendere. Il contratto
è quello della prestazione occasionale, con tanto
di ritenuta di acconto. Pagando 6 mila lire al giorno
diventi automaticamente motomunito. Tanto è infatti
l'affitto di uno scooter. Poi con 2Omila lire compri
il kit completo 'Ragazzi Veloci': incerato, occhiali
anti pioggia e stivali. Una consegna, all'interno del
centro della città, viene pagata da un minimo
di 3.000 a un massimo di 4.500. Quanto guadagna un Pony
al giorno? La leggenda dice anche 300.000 lire. Stando
con i piedi ma soprattutto con le ruote per terra, in
8 ore sopra uno scooter, si guadagnano anche 100-150mila
lire.
La concorrenza aumenta e i margini di guadagno si abbassano
Rivendo,
ma che fatica
Le vendite dei ciclomotori sono comunque aumentate deIl'11,2
%
Bella
idea quella di mettere su una rivendita di scooter.
Visto il boom di vendite e il mercato apparentemente
inesauribile sembrerebbe a prima vista molto conveniente.
Basta pensare a un dato ufficiale: si è registrato
11,2% in più di vendite di ciclomotori, al livello
nazionale, rispetto all'anno passato. Ma è veramente
conveniente intraprendere un'iniziativa del genere?
Solo cinque anni fa la risposta sarebbe stata sicuramente
positiva. Adesso la concorrenza, (ci sono 180 rivenditori
solo a Roma) e 'incremento delle importazioni ha ulteriormente
abbassato i margini di guadagno. Passi per le concessionarie,
ma per i rivenditori autorizzati i margini si sono stretti
al 10% sul prezzo di listino di ogni motociclo venduto.
Ricambio continuo
Inoltre
i modelli variano ad una velocità tale che per
disfarsi di uno scooter datato, e quindi fuori mercato
i venditori sono costretti ad abbassare ulteriormente
i prezzi spesso fino al prezzo loro fatto dalla concessionaria.
Il modo di guadagnare comunque esiste e, se non è
attraverso la vendita, avviene tramite l'assistenza.
Ogni punto di rivendita dispone di una propria officina
autorizzata che attraverso la rivendita dei pezzi di
ricambio e dei vari accessori rende questa attività
piuttosto appetibile.
Le
autorizzazioni alle officine vengono in genere sempre
rilasciate a chi si appoggia o meglio a chi già
possiede un punto vendita. La concessionaria ha cui
viene fatta la domanda decide sull'idoneità dell'officina
in base al numero di vendite operate in quella determinata
zona, alla struttura tecnica dell'officina, all'esperienza
di chi vi lavora e alla frequentazione di periodici
corsi di aggiornamento. "Chi decide di partire
da zero per un punto vendita e un'autofficina autorizzata
non bastano trecentocinquanta milioni". Questa
è la stima di Enrico, venditore autorizzato dì
Aprilia e Honda che aggiunge: 'E solo nell'arco di tre
anni si riesce a recuperare il capitale investito'.
"Rischio usura per lo scooter'
I consigli pratici di un pony express
"Se
sono bravo...? Guadagno centocinquanta mila lire al
giorno, fate voi" Dice soddisfatto Luca 21 anni.
Dopo un anno passato alla "Pony Express",
da due lavora per l'agenzia Metroposta con cui è
legato solo da un contratto di lavoro occasionale. "Il
problema è l'usura dello scooter. Il primo l'ho
venduto dopo due anni e a questo nuovo gli ho già
cambiato i freni dopo sei mesi".
"Essere bravi e conoscere la città non basta
- spiega confidenzialmente Luca - e per tirare su queste
cifre bisogna saper rischiare, e rischiare vuoi dire
anche passare con il rosso, infilarsi nei sensi unici
zigzagare tra le macchine, sfilare sui marciapiedi e
soprattutto attenti ai vigili".
Pizza
calda in mezz'ora: lotta contro il tempo con la borsa
termica
Pizza
a casa? Nessun problema. In meno di mezzora ti sarà
servita sul tavolo ancora calda. Massimiliano, 21 anni,
si presenta con un lungo impermeabile e la sua borsa
termica. "Prendo 50 mila lire a sera e faccio anche
dieci consegne, io che sono bravo gli altri non arrivano
a farne più di cinque". E' una corsa contro
il tempo. le pizze si freddano, i supplì s'induriscono,
le olive ascolane diventano immangiabili e in fine il
cliente si lamenta. E anche qui il più veloce
mantiene il lavoro.
Flessibilità? non è proprio la parola
giusta - spiega Massimiliano preparandosi per un'altra
consegna - lavoro quattro sere a settimana, rigorosamente
al nero e senza il briciolo di un'assicurazione".
Fonte: www.lavorare.com
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