Definizione
del tipo di occupazione
La
figura professionale del certificatore e revisore di
bilancio si colloca all'interno dell'area delle consulenze
per la gestione e amministrazione delle imprese. Egli
è responsabile di un gruppo di lavoro presso
l'azienda cliente, che chiede di verificare il proprio
bilancia. Assume la responsabilità di un programma
di revisione da svolgere, coordinando a tal fine il
lavoro di un'équipe e svolgendo direttamente
le analisi e i riscontri di maggior rilievo. Redige
relazioni di commento alla situazione rilevata evidenziando
irregolarità e anomalie rispetto alle procedure
definite e controlla quelle redatte dai propri collaboratori.
Egli dunque deve possedere sia capacità di relazione
all'interno dell'azienda cliente, sia professionalità
tecniche nella revisione e controllo. L'attività
di revisione consiste nell'applicare una metodologia
(spesso su base campionaria) attraverso cui vengono
raccolti gli elementi necessari per valutare la validità
di un bilancio aziendale; questo genere di analisi amministrativa
molto approfondita, verifica ogni aspetto dei dati di
bilancio per arrivare ad una valutazione di attendibilità
che costituisce la fase di certificazione.
Situazione-Tipo
di lavoro
Gli
operatori più qualificati sul mercato sono società
nazionali o più spesso filiali di multinazionali
anche di grandi dimensioni. Uno degli aspetti caratteristici
delle società di revisione, denominate anche
di "auditing", è rappresentato dalla
professionalità espressa, abbinata ad un'organizzazione
delle gerarchie professionali interne molto definita
e prestabilita, in termini di passaggi di carriera e
di attribuzione di compiti. Il personale si suddivide
in quattro fasce principali in relazione al livello
di esperienza e responsabilità. Il socio-amministratore
o partner, vertice della società di revisione,
coordina e supervisiona l'attività di raccolta
di informazioni e di revisione bilancio svolta dai collaboratori,
egli mantiene i contatti con i vertici delle aziende
clienti e firma la relazione finale. Opera con il massimo
di autonomia. Alle dirette dipendenze del partner, il
manager di auditing o dirigente, spesso è responsabile
di ufficio o di filiale. Dirige più lavoro contemporaneamente,
impronta i programmi di lavoro, coordina il personale;
può svolgere la sua attività di revisione
su specifici temi (fiscale, statistico, ecc.) o su particolari
settori (bancario, manifatturiero, ecc.). Alle dipendenze
del manager c'è il revisore o auditor, responsabile
del gruppo di lavoro sul campo (vedi paragrafo 1). Infine
l'assistente, con un margine di autonomia ridotto, ha
una funzione di supporto all'attività di revisore.
Nello svolgere la loro attività le società
di certificazione preferiscono impegnarsi in interventi
che occupino un gruppo di lavoro, in genere composto
dalle varie figure professionali sopra descritte, per
un determinato arco di tempo, quantificato e remunerato
su base oraria. La quasi totalità dei revisori
di bilancio ha un contratto di lavoro dipendente. E
inoltre indispensabile la disponibilità a lavorare
fuori sede anche per alcuni mesi all'anno. Questo potrebbe
rappresentare per le donne l'unico vero handicap per
accedere al ruolo.
Requisiti
per l'accesso al ruolo
La funzione di revisore viene normalmente affidata ad
un laureato in Economia e Commercio con almeno tre anni
di esperienza nel settore o a un diplomato (ragioneria)
con un'esperienza di 5-6 anni nel settore. L'età
media dei revisori è intorno ai 35 anni e l'anzianità
media nella mansione è di circa 3-4 anni al massimo.
Le caratteristiche personali richieste per essere assunti
sono soprattutto l'autonomia nella propria area di competenza,
le capacità di diagnosi dei problemi e di formulazione
delle possibili soluzioni e la precisione. E' inoltre
necessario conoscere bene la lingua inglese e sapere
utilizzare con piena padronanza i supporti informatici.
Per un revisore già formato e con esperienza
è indispensabile la conoscenza dei sistemi contabili
e della legislazione che regola la materia. E' inoltre
necessario acquisire un buon livello di competenza in
materie come scienze finanziarie, tecniche di bilancio
e analisi dei costi. La formazione di un revisore richiede
mesi di formazione iniziale attraverso corsi di formazione
in azienda rivolti soprattutto ad aumentare le conoscenze
delle metodologie della revisione o presso associazioni
esterne, organizzati per esempio dagli ordini dei commercialisti
o dell'AIESEC (Associazione internazionale degli studenti
in scienze economiche e commerciali) che ha sede presso
le principali università; molto importante è
il ruolo dell'addestramento sul campo, spesso per affiancamento
a personale più esperto.
Prospettive
di carriera
Le
prospettive di mobilità e di carriera in questo
campo della revisione contabile sono in generale molto
buone. All'interno delle società di revisione
i passaggi standard in termini di carriera interna sono:
da assistente a revisore e in seguito a dirigente. Il
livello successivo è di diventare partner, posizione
che, come si è detto, sta al vertice della carriera
con possibilità di guadagno commisurato ai profitti
della sede di cui sono responsabili. Ampie sono anche
le possibilità di passare ad altre imprese in
qualità di revisore interno o di direttore amministrativo
nel campo del lavoro dipendente; mentre nell'area del
lavoro autonomo vi è la possibilità di
esercitare la libera professione in qualità ad
esempio di commercialista.
Professioni
simili e correlate
Una
professione molto simile, anche se inserita in un contesto
diverso, è quella del revisore interno all'impresa.
L'attività di auditing si basa essenzialmente
sul controllo di efficienza delle procedure contabili
esistenti in azienda. Questa figura funge da supporto
alla direzione generale e ha un'identità precisa
nelle aziende medio-grandi; mentre in quelle piccole
la figura del revisore sta a metà tra il direttore
amministrativo e il direttore finanziario. Gode di ampia
autonomia. Utilizza procedure e metodologie note ma
molto complesse. Presenta periodicamente i suoi rapporti
alla Direzione Generale verso la quale è responsabile.
Anche per questo ruolo professionale è richiesta
in genere la laurea in Economia e Commercio e un periodo
di formazione specialistica non inferiore a tre anni
nelle funzioni amministrative e finanziarie con riferimento
a tecniche di contabilità e di controllo.
Situazione
occupazionale e previsioni a medio termine
Le previsioni di espansione in questo campo consulenziale
comportano di conseguenza anche una crescita occupazionale.
Si prevede infatti un moderato ma costante aumento di
addetti in questo settore cresciuto molto negli ultimi
sette anni. Si può stimare che nel 1980 i revisori
contabili fossero poche centinaia in Italia e che attualmente
siano circa
2.500. In futuro la loro crescita sarà condizionata
dal fatto che l'Italia recepisca o meno la raccomandazione
della IV Direttiva CEE di estendere l'obbligo della
certificazione a tutte le medie imprese (oggi le aziende
soggette alla certificazione del bilancio sono circa
3 mila: società, banche e assicurazioni quotate
in borsa). Se verrà applicata una Direttiva CEE
che comporta la revisione a tutte le aziende con oltre
50 dipendenti e due miliardi e mezzo di lire di fatturato,
Un numero di auditors passerebbe dagli attuali 2.500
a circa 10.000. La domanda nei confronti a questo tipo
di servizio è senza dubbio in espansione e si
configura come imprese medio-grandi, appartenenti a
quasi tutti i settori, ma in modo particolare all'area
dei beni strumentali (elettronico-meccanico) dove le
imprese hanno raggiunto un buon livello strutturale-organizzativo
e il loro management si rivolge in modo crescente alle
società di revisione con una certa chiarezza
sul servizio e ai risultati che si prefigge di ottenere.
Fonte:www.regione.lazio.it
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