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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

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Retorica e opere di Paolo

Accanto al linguaggio Paolo sfodera un atteggiamento particolarmente dimostrativo di come trattava con queste comunità di "deboli":

1Corinzi 9:22 Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.

Ma altrove Paolo è capace di sfidare chi si fa beffa della sua debolezza fisica:

Perché «le lettere - si dice - sono dure e forti, ma la sua presenza fisica è debole e la parola dimessa». Questo tale rifletta però che quali noi siamo a parole per lettera, assenti, tali saremo anche con i fatti, di presenza. 2Corinzi 10:10-11

Parole che sembrano attribuire a Paolo un ruolo di controllo e di 'supervisione' di queste comunità di schiavi, alle quali si rivolgeva con un'abile oratoria, ora ammonitrice ora ammaliatrice, come si evince dal tenore adulatorio della I lettera ai Tessalonicesi. Ma nella realtà egli deteneva un forte potere coercitivo:

2Corinzi 10:2 vi supplico di far in modo che non avvenga che io debba mostrare, quando sarò tra voi, quell'energia che ritengo di dover adoperare contro alcuni che pensano che noi camminiamo secondo la carne.

2Corinzi 10:6 Perciò siamo pronti a punire qualsiasi disobbedienza, non appena la vostra obbedienza sarà perfetta.

2Corinzi 13:2 L'ho detto prima e lo ripeto ora, allora presente per la seconda volta e ora assente, a tutti quelli che hanno peccato e a tutti gli altri: quando verrò di nuovo non perdonerò più,

2Corinzi 13:10 Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere.

Se qualcuno non obbedisce a quanto diciamo per lettera, prendete nota di lui e interrompete i rapporti, perché si vergogni; non trattatelo però come un nemico, ma ammonitelo come un fratello. (2Tessalonicesi 3:14-15)

1Timoteo 1:20 tra essi Imenèo e Alessandro, che ho consegnato a satana perché imparino a non più bestemmiare.

Nonostante fosse avanti negli anni:

2Corinzi 4:16 Per questo non ci scoraggiamo, ma se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore si rinnova di giorno in giorno.

Filemone 9 preferisco pregarti in nome della carità, così qual io sono, Paolo, vecchio, e ora anche prigioniero per Cristo Gesù;

E probabilmente fu anche affetto da qualche malattia agli occhi:

Sapete che fu a causa di una malattia del corpo che vi annunziai la prima volta il vangelo; […] Dove sono dunque le vostre felicitazioni? Vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati anche gli occhi per darmeli. (Galati 4:14-15)

Galati 6:11 Vedete con che grossi caratteri vi scrivo, ora, di mia mano.


ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
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