Home - Israele - Marco - Luca - Giovanni - Ateo-Sovversivo - Umano-Politico - Diatribe - Risorto-Scomparso - Parabole-Guarigioni - Atti - Lettere paoline - Esegesi - Esegeti - Apocalisse - Bibbia


Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

Home - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - Ricerche

Gli uditori di Paolo

L'analisi dei temi su cui si fonda la predicazione paolina non può prescindere dal capire il tipo di destinatari cui erano rivolte le sue lettere. Dobbiamo ricordare che se Paolo, come ci racconta Giovanni (cfr. CRISTIANESIMO - La bestia che viene dalla terra ) e come si desume dal confronto tra i due autori, sta operando negli anni successivi alla I Guerra giudaica, allora non dovremmo meravigliarci che i suoi uditori altri non fossero che Ebrei ridotti in schiavitù dopo la disfatta del 70 d. C. Che questa guerra avesse procurato una certa abbondanza di schiavi fin dalle prime battaglie ce lo conferma anche Giuseppe Flavio (cfr. STORIA - Rappresaglie contro i Giudei ). I destinatari della missione di Paolo sembrano proprio comunità di servi e schiavi, visti i continui riferimenti a queste parole nelle lettere di Paolo, come pure la descrizione che egli fa dei suoi lettori:

1Corinzi 1:26 Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili.

Illuminante è poi il riferimento a Gerusalemme, una città resa a sua volta schiava dalla guerra:

Galati 4:25 […] Gerusalemme attuale, che di fatto è schiava insieme ai suoi figli.

Se adottiamo quindi questo percorso di studio potremo meglio comprendere i continui riferimenti alla schiavitù presenti nel linguaggio di Paolo:

Romani 8:15 E voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli adottivi per mezzo del quale gridiamo: «Abbà, Padre!».

1Corinzi 6:20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!

2Corinzi 11:20 In realtà sopportate chi vi riduce in servitù, chi vi divora, chi vi sfrutta, chi è arrogante, chi vi colpisce in faccia.

Galati 4:7 Quindi non sei più schiavo, ma figlio; e se figlio, sei anche erede per volontà di Dio.

Galati 4:31 Così, fratelli, noi non siamo figli di una schiava, ma di una donna libera.

Galati 5:1 Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi; state dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù.

La sua predicazione si preoccupava di mantenere sfacciatamente l'ordine sociale cosicché le masse più sottomesse non dovessero aspirare a mutare la propria condizione, confortate invece dall’idea di una vita migliore nell'aldilà:

Ciascuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. Sei stato chiamato da schiavo? Non ti preoccupare; ma anche se puoi diventare libero, profitta piuttosto della tua condizione! […] Ciascuno, fratelli, rimanga davanti a Dio in quella condizione in cui era quando è stato chiamato. 1Corinzi 7:20-24

Quelli che si trovano sotto il giogo della schiavitù, trattino con ogni rispetto i loro padroni, perché non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. Quelli poi che hanno padroni credenti, non manchino loro di riguardo perché sono fratelli, ma li servano ancora meglio, proprio perché sono credenti e amati coloro che ricevono i loro servizi. (1Timoteo 6:1-2)

Quando dunque abbiamo di che mangiare e di che coprirci, contentiamoci di questo. Al contrario coloro che vogliono arricchire, cadono nella tentazione, nel laccio e in molte bramosie insensate e funeste, che fanno affogare gli uomini in rovina e perdizione. L'attaccamento al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti dolori. (1Timoteo 6:8-10)

In questi insegnamenti esorta anche i propri collaboratori a perseguire l'opera di convincimento:

Tito 2:9 Esorta gli schiavi a esser sottomessi in tutto ai loro padroni; li accontentino e non li contraddicano,

Paolo dipinge le condizioni in cui vivevano i suoi uditori e come erano trattati, situazioni che ben ricordano i supplizi subiti dai deportati ebrei (cfr. STORIA - Rappresaglie contro i Giudei ):

Chi ci separerà dunque dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Proprio come sta scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. (Romani 8:35-36)

1Corinzi 11:30 È per questo che tra voi ci sono molti ammalati e infermi, e un buon numero sono morti.

2Corinzi 8:2 nonostante la lunga prova della tribolazione, la loro grande gioia e la loro estrema povertà si sono tramutate nella ricchezza della loro generosità.

Paolo per riuscire meglio nella sua impresa rappresenta con insistenza lo stesso Gesù come il "figlio di Dio" fattosi servo per gli altri e dunque obbediente ai voleri provenienti dall’alto, come uno schiavo col padrone:

Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. (Filippesi 2:5-8)

L'aver individuato il "pubblico" di Paolo (e di conseguenza anche del suo antagonista Giovanni) ci invita a verificare la presenza dei termini che si riferiscono alla servitù o schiavitù nel Nuovo Testamento:

Totale

Matteo

Marco

Luca

Giovanni

1 Atti

2 Lett. Paolo

3 Lett. Catt.

4 Apoc.

Vangeli

1+2+3+4

<schiav>
< serv>

305

50

16

56

20

20

112

10

21

142

163

130%

68%

137%

62%

49%

122%

56%

107%

105%

96%

Tabella 1

E’ evidente la loro presenza differenziata: più marcata in Luca e Matteo, dimezzata poi in Marco e Giovanni. Tale ordine confermerebbe quanto già da noi proposto per questi scritti (cfr. GESU - L'ordine qualitativo dei Vangeli ). Matteo e Luca si presentano infatti come i primi scritti fatti circolare tra persone appartenenti a una popolazione sottomessa e schiavizzata, mentre Marco e Giovanni (quest'ultimo nella sua versione manomessa) furono confezionati per comunità più 'pagane', dunque meno giudaiche e probabilmente composte da persone più 'libere'.


ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
 - Stampa pagina
Scarica PDF

powered by TinyLetter

Translate:


Info | Note legali | Contatto | Facebook | Twitter | Youtube