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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

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Il Concilio di Gerusalemme

Un avvenimento particolarmente importante a cui Paolo partecipa è quello che gli studiosi cattolici battezzano col nome di Concilio di Gerusalemme (o Apostolico) e che abbiamo già incontrato in ' CRISTIANESIMO - Concordanza dei fatti riportati in Galati e negli Atti '. In concomitanza con esso, nel tentativo di correlare la narrazione degli Atti con la Lettera ai Galati, abbiamo visto che gli studiosi incappano in non poche discrepanze e dubbi. Ma, quando gli esegeti sembrano far cilecca, per noi non significa altro che sono davanti ad una probabile prova del nove che il loro punto di partenza, sostanzialmente legato alla cosiddetta 'ispirazione divina' delle scritture, è un pericoloso errore di principio. "Chi bene comincia è già a metà via", dice un vecchio detto: ripartiamo dunque dal Concilio di Gerusalemme senza pregiudizi e vediamo di ricostruirne la vera matrice storica. Il brano è facilmente recuperabile nei testi biblici a disposizione, quindi in questa sede riportiamo piuttosto un autorevole commento esegetico:

Il 'Concilio Apostolico' (15,1-35) - Questo episodio è inserito secondo un piano prestabilito al punto centrale del racconto di At perché ne rappresenta la scelta decisiva, quando cioè il collegio apostolico e presbiterale di Gerusalemme riconosce ufficialmente l'evangelizzazione dei gentili che è stata iniziata da Pietro, Barnaba e Paolo. In tal modo la Chiesa cristiana si svincola ufficialmente dalla sua matrice giudaica. Questo è l'ultimo atto di Pietro o del collegio apostolico che viene registrato da Luca; l'implicazione è che adesso anche i Dodici si separano, contrariamente all'indicazione contenuta in 8,1. La Chiesa madre di Gerusalemme continuerà ad esercitare la sua influenza, ma sotto la direzione di Giacomo. Paolo dominerà il resto del racconto di Luca, ma nella diaspora e nei suoi viaggi missionari presso i gentili. Fino a questo capitolo Luca aveva ordinato tutto il suo materiale attorno a Gerusalemme come il punto focale dottrinale della sua narrazione; le città o regioni della Palestina o Siria che venivano evangelizzate venivano incorporate nella madre Chiesa dai suoi inviati. Persino il I viaggio missionario di Paolo fu come una preparazione agli atti del 'Concilio' e allo sganciarsi della Chiesa dalla sua matrice. C'è un ultimo breve accenno, in 16,4, all'attività degli apostoli in Gerusalemme; dopo di che la Parola, fatta libera e matura, prosegue la sua marcia fino all'"estremità della terra". [1]

In merito al dibattito storico e filologico, già anticipato altrove, annotiamo invece questo commento generale:

Benché il problema della fonte di At sia tuttora dibattuto, il cap. 15 è un eccellente esempio di una parte di At che postula la teoria delle fonti […]. E' possibile che 11,19-30 rappresenti una fonte antiochena, il cui seguito si trova in 15,3-33. Anche se ciò non può essere provato, è utile che il lettore tenga presente questa probabile ipotesi, perché il resoconto del 'Concilio' riferitoci da Luca in questo capitolo dipende con ogni probabilità da informazioni non gerosolimitane. I vv. 1-2 sono indubbiamente una sutura lucana che collega la continuazione della fonte antiochena con i capp. 13-14 […]. Il carattere composito del cap. 15 è oggi comunemente ammesso; come pure si è d'accordo nell'affermare che l'aspetto storico di quanto viene in esso riportato va accuratamente distinto dall'intento lucano che ha determinato il suo modo particolare di disporre il suo materiale […]. Stando alla relazione lucana dell'avvenimento, il 'Concilio' affrontò due problemi: la circoncisione e le questioni relative ai cibi. Nel fare ciò il suo intento era di porre l'accento sulla rottura del cristianesimo dal giudaismo senza che il collegio apostolico e presbiterale di Gerusalemme imponesse delle condizioni ai convertiti dal paganesimo. Luca ci presenta Pietro come colui la cui voce prevale nella questione della circoncisione attraverso un appello alla sua esperienza personale (l'episodio di Cornelio) e Giacomo come la personalità influente che decide la questione delle leggi relative ai cibi. Il contributo di Paolo al 'Concilio' è soltanto implicito ed indiretto. Ciò che importa è che, secondo la narrazione lucana, egli non accetta passivamente una decisione ma gioca un ruolo attivo nel formarla. [2]

Gli esegeti collocano questo ‘summit’ di alte autorità 'cristiane' attorno al 49 d.C.. [3] Successivamente, ci racconta l’autore degli atti,

Atti 15:22 Allora gli apostoli, gli anziani e tutta la Chiesa decisero di eleggere alcuni di loro e di inviarli ad Antiochia insieme a Paolo e Barnaba: Giuda chiamato Barsabba e Sila, uomini tenuti in grande considerazione tra i fratelli.

Insomma questo 'Concilio' termina con la scelta di inviare alcuni rappresentanti ad Antiochia per comunicare la decisione presa che viene così sintetizzata in una lettera:

Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete cosa buona perciò a guardarvi da queste cose. State bene». (Atti 15:28-29)

Stranamente nella lettera manca qualsiasi riferimento esplicito alla circoncisione tanto che i commentatori annotano questa discordanza:

Queste osservazioni lasciano pensare che il cap. 15 sia la fusione di due relazioni concernenti due episodi distinti: il "Concilio" di Gerusalemme che affrontò il problema della circoncisione e il "Decreto" (o "Lettera") di Gerusalemme che affrontò la questione delle prescrizioni riguardanti i cibi nelle Chiese locali di Antiochia, Siria e Cilicia. [4]


[1] Cfr. AA.VV., Grande Commentario Biblico, Brescia, Editrice Queriniana, 1973, 45:72.

[2] Cfr. AA.VV., Grande Commentario Biblico, Brescia, Editrice Queriniana, 1973, 45:72.

[3] Cfr. AA.VV., Grande Commentario Biblico, Brescia, Editrice Queriniana, 1973, 46:28.

[4] Cfr. AA.VV., Grande Commentario Biblico, Brescia, Editrice Queriniana, 1973, 46:33.


ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

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Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
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