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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli
di Mac - Dèi Ricchi
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Menzogna e falsi apostoli
Tanto in Paolo che in Giovanni troviamo forti richiami contro le persone false e menzognere:
Apocalisse 14:5 Non fu trovata menzogna sulla loro bocca; sono senza macchia.
Apocalisse 22:15 Fuori i cani, i fattucchieri, gli immorali, gli omicidi, gli idolàtri e chiunque ama e pratica la menzogna!
Apocalisse 21:27 Non entrerà in essa nulla d'impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.
Efesini 4:25 Perciò, bando alla menzogna: dite ciascuno la verità al proprio prossimo; perché siamo membra gli uni degli altri.
Paolo stesso è continuamente impegnato a condannare chi usa la menzogna per abbindolare gli altri per far infiltrare altre "dottrine":
Cinque volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli, pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul mare, pericoli da parte di falsi fratelli; (2 Corinzi 11:24-26)
Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. (2 Corinzi 11:12-13)
1Timoteo 4:1 Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche,
Lo faccio invece, e lo farò ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che cercano un pretesto per apparire come noi in quello di cui si vantano. Questi tali sono falsi apostoli, operai fraudolenti, che si mascherano da apostoli di Cristo. (2 Corinzi 11:12-13)
Galati 2:4 E questo proprio a causa dei falsi fratelli che si erano intromessi a spiare la libertà che abbiamo in Cristo Gesù, allo scopo di renderci schiavi.
1Tessalonicesi 2:2 Ma dopo avere prima sofferto e subìto oltraggi a Filippi, come ben sapete, abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi il vangelo di Dio in mezzo a molte lotte.
1Tessalonicesi 3:5 Per questo, non potendo più resistere, mandai a prendere notizie sulla vostra fede, per timore che il tentatore vi avesse tentati e così diventasse vana la nostra fatica.
2Tessalonicesi 3:2 e veniamo liberati dagli uomini perversi e malvagi. Non di tutti infatti è la fede.
1Timoteo 1:3 Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Efeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse
Abbiamo già fatto presente (cfr. CRISTIANESIMO - Peculiarità delle Lettere cattoliche. I falsi discepoli ) che anche nelle Lettere cattoliche vi è un continuo riferimento a personaggi ostili a una certa predicazione. Che fosse poi lo stesso Paolo a scagliarsi contro di loro, sempre senza nominarli, parrebbe confermarci che il suo vangelo non era considerato, da parte di altri, una reale rappresentazione della vicenda di Gesù. Da qui il rifiuto di tale ‘lieta novella’ da parte di gruppi di 'cristiani' che si rifacevano a tutt'altre tradizioni.
ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it
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