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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli
di Mac - Dèi Ricchi
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Giuseppe Flavio e il cristianesimo
Andare a sottilizzare sui Vangeli e sui loro autori è un'impresa dalle mille incognite, in quanto in essi è rinchiusa tutta la mistificazione utilizzata per confondere le persone, arte che raggiunse l'apice nel confezionamento degli Atti. Né ci sembra probabile che tutta questa operazione mediatica sia frutto di una sola persona, ma riteniamo sia stata orchestrata da più autori impegnati a contrastare l'ideologia rivoluzionaria seminata da Giovanni. Ma chi ebbe per primo l'idea che portò alla nascita di una nuova religione destinata a durare così tanti secoli e chissà per quanti ancora? Dev’essere stata sicuramente una persona astuta, con grande fantasia ma soprattutto con un'intelligenza non comune. Fu forse il Paolo a noi noto? Che fosse scaltro e utilizzasse la menzogna ce lo conferma lui stesso, ma non abbiamo una biografia così ampia da poter immaginare in lui il lampo di genio possibile per creare la prima idea del cristianesimo. Insomma, Paolo deve aver avuto un certo ruolo, ma a noi sembra più come continuatore che come iniziatore della "religione cristiana". Ragioniamo poi sul fatto che, come visto in ' CRISTIANESIMO - Periodi di attese messianiche contrastanti ', alla fine del I secolo la disputa era tra "falsi profeti" e "falsi cristi": quale "falso profeta" avrebbe potuto avere l'idea di inventare il "falso cristo"? Chi avrebbe insomma la ‘paternità’ del Gesù di Nazareth?
Se sono state avanzate ipotesi sul personaggio storico che può essere stato il padre del Cristo (cfr. CRISTIANESIMO - Il padre e i fratelli di Gesù ), in questo momento a noi piace sfruttare il gioco di parole sulla paternità di Gesù per ritornare al dato fornito dai Vangeli (Matteo, Luca e Giovanni): Giuseppe era il padre di Gesù!
Sebbene possiamo escludere che con questo nome ci si riferisse a Giuseppe Flavio, è comunque ammissibile che, tra i tanti giochi di parole a cui Vangeli e Atti ci hanno abituati, in questo caso avessero nascosto sotto la parvenza di una relazione fisica, quella invece intellettuale. In pratica, Giuseppe Flavio poté essere stato il "padre" intellettuale, ovvero l'inventore della figura mitica predicata da Paolo? Fu per questo che, tra i tanti nomi giudaici che potevano affibbiare al padre di Gesù, scelsero proprio quello del nostro storico? E fu ancora per questo motivo che uno degli evangelisti, forse l'autore del primo Vangelo sinottico, porta lo stesso nome, Matteo, del padre ma anche del fratello di Giuseppe Flavio?
La questione si fa difficile da sbrogliare, anche perché dovremmo dimostrare che Giuseppe ebbe parte attiva nella formazione del cristianesimo. Soprattutto Giuseppe avrebbe dovuto essere legato in qualche modo a Paolo, quando questi cominciò la sua missione di "apostolo". Dobbiamo allora ricordare che i punti in comune tra questi due personaggi sono moltissimi e importanti dal punto di vista di quella che potremmo battezzare la "Christian connection":
- Giuseppe conosceva Saulo - Paolo
- Erano giudei coetanei
- Erano addirittura cittadini romani
- Frequentavano ed erano protetti dalla corte imperiale romana e quella di Agrippa II
- Condividevano molte idee in materia di relazioni tra Ebrei e gli altri popoli
- Avevano aiutato i Romani durante e dopo la I Guerra giudaica per sottomettere gli Ebrei sopravvissuti
- Erano invisi e perseguitati dai loro connazionali per il passato di presunti traditori della causa giudaica
A questo punto non ci resta che chiederci: Paolo e Giuseppe ebbero modo di frequentarsi o addirittura intraprendere assieme delle azioni per far nascere il "cristianesimo"?
ultima modifica 23/12/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it
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