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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

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L'ipotesi più sconvolgente

E' molto probabile che proprio nel periodo del dopo guerra siano stati cancellati i ricordi più pericolosi di quella banda di ribelli che aveva infestato la Giudea, provvedendo a infiltrare tra la popolazione coloro che già Giovanni individuava come "i falsi apostoli" (Ap 2:2), che si professavano Giudei ma mentivano (Ap 2:9, 3:9). Così anche la seconda bestia finisce coll'acquisire l'epiteto poco edificante di "falso profeta" che genera "spiriti immondi". Questo "falso profeta" era forse l'odiato Paolo, romano 'falso giudeo'? Cioè l'uomo di cui gli Atti raccontano “miracoli” a profusione (At 13:11, 14:3, 14:8, 16:18, 19:11, 20:9, 28:3, 28:8), per altro da lui stesso ammessi?

Romani 15:19 con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito. Così da Gerusalemme e dintorni fino all'Illiria, ho portato a termine la predicazione del vangelo di Cristo.

2Corinzi 12:12 Certo, in mezzo a voi si sono compiuti i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli.

Lui che confessa di aver perseguitato i Giudei proprio come si racconta della "bestia che veniva dalla terra", cioè costringendoli a rinnegare la propria religione?

Anch'io credevo un tempo mio dovere di lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno, come in realtà feci a Gerusalemme; molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con l'autorizzazione avuta dai sommi sacerdoti e, quando venivano condannati a morte, anch'io ho votato contro di loro. In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le torture a bestemmiare e, infuriando all'eccesso contro di loro, davo loro la caccia fin nelle città straniere. (Atti 26:9-11)

Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro che non adorassero la statua della bestia. Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; (Apocalisse 13:15-16)

La versione [Bibbia1] traduce nel verso 16:14 che gli spiriti immondi hanno "poteri taumaturgici" ma noi cogliamo differenze nell'originale greco:

Apocalisse 16:14 eisin gar pneumata daimoniôn poiounta sêmeia, ha ekporeuetai epi tous basileis tês oikoumenês holês, sunagagein autous eis ton polemon tês hêmeras tês megalês tou theou tou pantokratoros.

Se "poiounta sêmeia" venisse tradotto letteralmente come "spiriti fabbricatori di segni" farebbe pensare a qualcuno che sta inventando storie strabilianti ovvero "miracoli": sembra quasi la genesi dei Vangeli sinottici, di cui gli spiriti coincidono tra l'altro nel numero (3 spiriti e 3 Vangeli). Ipotesi che parrebbero conciliarsi con i dati, se consideriamo Paolo e i suoi collaboratori come le menti che confezionarono i Vangeli, secondo quanto ci testimonia il seguente passo:

2Timoteo 4:13 Venendo, portami il mantello che ho lasciato a Troade in casa di Carpo e anche i libri, soprattutto le pergamene.

Di cui i commentatori cattolici affermano:

i libri di papiro e le pergamene designano senza dubbio gli scritti dell'AT e i primi testi cristiani. [1]

Come già in questi:

1Timoteo 1:4 e a non badare più a favole e a genealogie interminabili, che servono più a vane discussioni che al disegno divino manifestato nella fede.

Tito 3:9 Guàrdati invece dalle questioni sciocche, dalle genealogie, dalle questioni e dalle contese intorno alla legge, perché sono cose inutili e vane.

Questi versi indicano che l'autore delle Lettere sta ammonendo qualcuno a non preoccuparsi troppo di genealogie: le stesse che ritroviamo in Matteo e Luca, ma che mancano poi in Marco, a parer nostro, l'ultimo dei Vangeli per qualità storiografia (cfr. GESU - L'ordine qualitativo dei Vangeli ) e forse anche per ordine di composizione?


[1] Cfr. AA.VV., La Bibbia, Roma, Pia Società San Paolo, 1983, pag. 1823.


ultima modifica 07/08/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
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