Home - Israele - Marco - Luca - Giovanni - Ateo-Sovversivo - Umano-Politico - Diatribe - Risorto-Scomparso - Parabole-Guarigioni - Atti - Lettere paoline - Esegesi - Esegeti - Apocalisse - Bibbia


Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

Home - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - 34 - 35 - 36 - 37 - 38 - 39 - 40 - 41 - 42 - 43 - 44 - 45 - 46 - 47 - 48 - 49 - 50 - 51 - 52 - 53 - 54 - 55 - 56 - 57 - 58 - 59 - 60 - 61 - 62 - 63 - 64 - 65 - 66 - 67 - 68 - 69 - Ricerche

Paolo, Agrippa II e Nerone

Abbiamo già visto che Saul era parente di Agrippa II. Di questi, Giuseppe Flavio ci racconta che visse la propria giovinezza presso la corte romana, perché quando morì suo padre (nel 44 d.C.) era troppo giovane (aveva 17 anni) per ereditare dei territori. Ma la sua frequentazione dell'imperatore gli valse presto copiosi doni:

[…] qualche tempo dopo la morte dello zio Erode di Calcide […], forse nel 50 d.C. egli ottenne il regno del Libano, il controllo del tempio e il diritto di nominare i sommi sacerdoti, privilegi che erano stati di questo suo zio. […] Era appena, o forse neppure, ritornato in Palestina, quando nell'anno 53 d.C. (XIII di Claudio), contro restituzione del piccolo regno di Calcide, gli fu concesso un territorio più vasto, cioè la tetrarchia di Filippo (Batanea, Traconitide e Gaulanitide), la tetrarchia di Lisania (Abila) e la regione Varo. [1]

Questa munificenza non venne meno neanche con il successore di Claudio, il nuovo imperatore Nerone:

Questo territorio fu ulteriormente ampliato, dopo la morte di Claudio, da Nerone, che vi aggiunse parti importanti della Galilea e della Perea, cioè le città di Tiberiade e Tarichea con i distretti circostanti, e la città di Iulias con quattordici villaggi confinanti. [2]

La sudditanza di Agrippa II agli imperatori è attestata da una serie di fatti, tra cui anche le monete da lui coniate:

Le sue monete, quasi senza eccezioni, recano i nome e le immagini degli imperatori regnanti: Nerone, Vespasiano, Tito e Domiziano. [3]

Ora rileggiamo il passo dell'Apocalisse che parla della bestia che viene dalla terra:

Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte; e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa rappresenta un nome d'uomo. E tal cifra è seicentosessantasei. (Apocalisse 13:16-18)

Questa informazione va confrontata con quello dello storico (cfr. STORIA - Rappresaglie contro i Giudei ) secondo cui già nel 67 l’imperatore Vespasiano aveva catturato migliaia di Giudei dei quali

i vecchi e gli inabili, in numero di mille e duecento, li fece uccidere; dei giovani scelse i più robusti, in numero di seimila e li mandò a Nerone per i lavori sull'istmo; tutti gli altri, in numero di trentamila e quattrocento, li vendette schiavi, tranne quelli che mandò in dono ad Agrippa […]. [4]

Come si vede tanto Nerone che Agrippa II furono destinatari di schiavi. Siccome Paolo viveva all'ombra di questi due importanti personaggi è naturale supporre che egli abbia dato via, grazie anche alla conoscenza dell'aramaico e del greco (e forse anche del latino), alle sue azioni in mezzo ai deportati della Guerra giudaica. Forse aveva il ruolo di sovrintendere lo smistamento di queste persone, distinguendoli come schiavi e magari anche marchiandoli con il nome della 'bestia' o con il numero del suo nome? Ipotesi che non sembrerebbero meno plausibili di quanto abbiamo fino a oggi creduto.


[1] Cfr. Emil Schürer, Storia del popolo giudaico al tempo di Gesù cristo (175 a.C. - 135 d.C.) - Volume I, Brescia, Paideia Editrice, 1985, pagg. 574-75.

[2] Cfr. Emil Schürer, Storia del popolo giudaico al tempo di Gesù cristo (175 a.C. - 135 d.C.) - Volume I, Brescia, Paideia Editrice, 1985, pagg. 575.

[3] Cfr. Emil Schürer, Storia del popolo giudaico al tempo di Gesù cristo (175 a.C. - 135 d.C.) - Volume I, Brescia, Paideia Editrice, 1985, pagg. 577.

[4] Cfr. Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, Milano, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., 1989, 3:10.10 (539-540).


ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
 - Stampa pagina
Scarica PDF

powered by TinyLetter

Translate:


Info | Note legali | Contatto | Facebook | Twitter | Youtube