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Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli

di Mac - Dèi Ricchi

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Paolo di Tarso a Efeso

L'Apocalisse non era un libro come comunemente consideriamo, ma fu inviata in forma di lettera da Giovanni a sette città (cfr. CRISTIANESIMO - Apocalisse: struttura del racconto ). La prima di esse è Efeso, alla quale Giovanni dice:

Apocalisse 2:2 Conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza, per cui non puoi sopportare i cattivi; li hai messi alla prova - quelli che si dicono apostoli e non lo sono - e li hai trovati bugiardi.

Chi è che si diceva continuamente Apostolo e non lo era, se non il nostro Paolo? Chi spacciava informazioni distorte tanto da essere definito bugiardo, se non proprio lui?

Se Giovanni indirizzò la sua opera in primis ad Efeso, questo si potrebbe spiegare sia per l’importanza geografica di questa città rispetto alle altre sei (Smirne, Pergamo, Tiatiri, Sardi, Filadelfia e Laodicea) sia perché in essa, come si evince dal verso, vi era una comunità che aveva accolto piuttosto la dottrina giovannea che quella paolina. E quindi non poteva che scagliarsi contro Paolo non tollerando "i cattivi": i fedeli di Efeso infatti lo avevano messo alla prova trovandolo bugiardo, lui che si proclamava apostolo e non lo era. Che Paolo avesse acerrimi avversari ad Efeso lo troviamo ben attestato nelle sue lettere:

1Corinzi 15:32 Se soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Efeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.

1Corinzi 16:8 Mi fermerò tuttavia a Efeso fino a Pentecoste, perché mi si è aperta una porta grande e propizia, anche se gli avversari sono molti.

1Timoteo 1:3 Partendo per la Macedonia, ti raccomandai di rimanere in Efeso, perché tu invitassi alcuni a non insegnare dottrine diverse

Senza poi tener conto di quanto ci raccontano gli Atti su quello che gli esegeti intitolano "il tumulto di Efeso" [1] e che viene così introdotto dal narratore:

Atti 19:23 Verso quel tempo scoppiò un gran tumulto riguardo alla nuova dottrina.

Per "nuova dottrina" si intenderebbe ovviamente la parola predicata da Paolo, mentre qualche passo precedente (At 19:11-20) non lesina di raccontare come ad Efeso vi fossero "alcuni esorcisti ambulanti giudei" che "provarono a invocare anch'essi il nome del Signore Gesù", con risultati che immaginiamo dal modo in cui vennero apostrofati dal narratore. Ma ciò che più ci interessa in questo momento è sicuramente la censura che venne fatta - precorritrice di tante altre più note censure - dei testi contrari alla vera dottrina:

Atti 19:19 e un numero considerevole di persone che avevano esercitato le arti magiche portavano i propri libri e li bruciavano alla vista di tutti. Ne fu calcolato il valore complessivo e trovarono che era di cinquantamila dramme d'argento.

In Efeso Paolo trovò oppositori così convinti da essere obbligato a stare sulla difensiva:

Atti 19:9 Ma poiché alcuni si ostinavano e si rifiutavano di credere dicendo male in pubblico di questa nuova dottrina, si staccò da loro separando i discepoli e continuò a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno.

Ma quel che più fa specie è il fatto che quando Paolo arrivò ad Efeso trovò gli abitanti dediti ad un'altra dottrina:

Mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le regioni dell'altopiano, giunse a Efeso. Qui trovò alcuni discepoli disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo». (Atti 19:1-2)

Chi aveva insegnato questa dottrina portava un nome per noi importante:

Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?». «Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù». (Atti 19:3-4)

Il passo potrebbe essere veritiero ma è comunque strano che l'unico momento in cui viene nominato Giovanni Battista sia proprio ad Efeso. Che il narratore qui abbia voluto confondere la dottrina del Giovanni autore dell'Apocalisse con il Battista tramandataci dai Vangeli è un'ipotesi che non possiamo accertare finché non avremo dimostrato l'inconsistenza e la profonda alterazione dei fatti di cui il testo degli Atti è intriso.


ultima modifica 18/09/04 © 2001 Mac - www.deiricchi.it

Web Homolaicus

Enrico Galavotti - Homolaicus - Sezione Religioni
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